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MotoGP, Michelin: ecco perché Zarco è stato più veloce di Rossi

Taramasso: "la gomma media anteriore migliore della dura". Sugli pneumatici 2016: "se i piloti daranno l'OK li avranno al Mugello"

MotoGP: Michelin: ecco perché Zarco è stato più veloce di Rossi

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La giornata di test a Jerez che ha preso il via alle 10 era attesa da molti piloti perché sarà la prima occasione per tutti per riprovare la gomma anteriore 2016, quella con la carcassa più rigida. La storia è conosciuta: dopo i test invernali i piloti (con l’eccezioni di Rossi e Iannone) avevano approvato la nuova costruzione dando il via libera a Michelin, salvo poi avere qualche dubbio con l’inizio del campionato.

L’ormai famigerata gomma 2016 era stata portata anche nei test di Le Mans di una settimana fa, “ma le condizioni della pista, dopo la pioggia, non avevano permesso una vera valutazione - spiega Piero Taramasso, responsabile Michelin per le due ruote - Questa sera, considerato che oggi le temperature sembrano essere alte, avremo sicuramente le idee chiare”.

Quella carcassa va particolarmente con il caldo?
Sì, perché fa lavorare meno la mescola e aiuta a contenere le temperature di esercizio. Per questi test ogni pilota avrà a disposizione due pneumatici anteriori in mescola media e altrettanti in mescola dura, così potranno lavorare sia sulla prestazione pura che sul passo”.

Ipotizziamo che i piloti questa sera promuovano la ‘vecchia’ gomma, quando potremo vederla in gara?
Al Mugello, prima non è possibile. Comunque le faremo riprovare anche nei test privati organizzati a Barcellona dopo il GP di Francia”.

C’è la possibilità di offrire contemporaneamente le due diverse costruzioni?
No, è una cosa che abbiamo fatto lo scorso anno e che non vogliamo ripetere. Così facendo bisognerebbe portare 2 mescole diverse per tipo a ogni GP, per un totale di 4. Innanzitutto è contro il regolamento che limita le opzioni a 3 e inoltre sarebbe un limite per noi, perché non riusciremmo a coprire tutta la gamma di condizioni possibili”.

Ci siete riusciti in questo GP?
Finché le temperature dell’asfalto sono state sotto i 30° non abbiamo avuto nessun problema, né di grip né di usura. Però in gara i gradi erano 48 e per questo abbiamo sofferto di più, soprattutto all’anteriore. Inoltre, abbastanza inspiegabilmente, la gomma media ha funzionato meglio della dura”.

Il caso più eclatante sono state le prestazioni della Yamaha 2016 più veloce di quella 2017…
Valentino e Maverick avevano una gomma dura all’anteriore, Zarco una media io credo che questa diversa scelta possa spiegare la differenza. Lo pneumatico più soffice ‘morde’ di più l’asfalto e dà maggiore aderenza in piega, anche se offre meno sostegno in frenata. La preoccupazione era sul suo degrado, che poi non c’è stato”.

Vinales ha però espresso qualche dubbio su una possibile difettosità della sua gomma…
Dopo la gara abbiamo potuto esaminarla solo visivamente e il suo aspetto non presentava difetti evidenti. La manderemo comunque ai nostri laboratori di Clermont-Ferrand per analisi più approfondite”.

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