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Moto3, Canet trionfa di un soffio su Fenati

Lo spagnolo vince grazie al sorpasso sull'ascolano all'ultima curva, completa il podio Mir. 5° Di Giannantonio davanti a Migno, Bulega e Bastianini. 

Moto3: Canet trionfa di un soffio su Fenati

Ad Austin il weekend perfetto di Aron Canet si era interrotto in gara, quando lo spagnolo è scivolato ed ha visto infrangersi i suoi sogni di gloria. Il pilota del team Estrella Galicia però non si è dato per vinto, ed a Jerez si è prontamente preso la sua rivincita. In una gara dai mille sorpassi infatti, Canet è riuscito a passare per primo sotto la bandiera a scacchi dopo un preciso sorpasso all’ultima curva su Romano Fenati, autore di un’ottima gara e dunque possessore del secondo gradino del podio.

Podio completato da Joan Mir, che nonostante la nona casella griglia si è da subito inserito nella lotta per il podio, conquistando una terza piazza che lo mantiene in vetta al campionato. Appena ai piedi del podio la sorpresa di giornata, ovvero Marcos Ramirez del team Platinum Bay, che porta al traguardo la prima delle KTM al termine di una gara tutta cuore ed aggressività. Esito differente invece per il compagno di team Darryn Binder, anche lui in lotta per la vittoria ma scivolato a metà gara alla curva 13.

Tornando all’ordine d’arrivo, in quinta piazza troviamo Fabio Di Giannantonio, autore di un’ottima rimonta dall’undicesima casella ma non abbastanza in forma per la lotta al podio; stesso discorso per Andrea Migno, sesto al traguardo a pochi metri dal romano. Il romagnolo ha comunque vinto il derby interno al team, dato che Nicolò Bulega è arrivato proprio alle sue spalle, al termine di una gara però opaca, diversa da quella che l’anno scorso gli consegnò la seconda piazza. La sequenza di italiani prosegue con Enea Bastianini, che con l’ottava piazza conferma di essere in miglioramento ma non ancora al 100% sulla Honda del team Estrella Galicia, mentre il poleman Martin raccoglie solo la nona posizione davanti a Guevara.

Parlando della pattuglia italiana, weekend da dimenticare per Niccolò Antonelli: il 23 infatti, dopo un’ottima partenza, ha visto la sua gara rovinata dopo nemmeno un giro a causa di Tatsuki Suzuki, che nella staccata in fondo al lungo rettilineo è scivolato centrando il pilota del team Ajo. Il romagnolo è riuscito a ripartire, ma ha raccolto solo la 22° posizione. Lorenzo Dalla Porta conquista la 19° piazza, al di sotto delle sue aspettative, così come per Tony Arbolino, 23° al traguardo. Manuel Pagliani ha pagato la partenza anticipata con un ride through che lo ha relegato in ultima posizione, mentre Marco Bezzecchi si è dovuto ritirare dopo essere stato tamponato da Norrodin.  

LA CRONACA

Allo spegnimento del semaforo scatta ottimamente Martin che tiene la testa davanti a Fenati e Canet. Quarto Antonelli davanti a Ramirez e Binder. 9° Di Giannantonio. Nella staccata in fondo al lungo rettilineo Suzuki scivola e stende Antonelli: entrambi ripartono. Al termine del primo giro comanda Fenati, poi Martin e Canet. 7° Di Giannantonio davantia Bulega e Bastianini. 12° Migno, 15° Dalla Porta.

All’inizio del quarto giro il gruppo di vetta vede Fenati davanti a Ramirez, Binder, Mir, Canet, Martin, Di Giannantonio, Bulega, Bastianini, Rodrigo, Guevara e Migno. John Mcphee apre il secondo gruppo, dove compare Dalla Porta in 15° piazza. Nel frattempo a terra Perez, mentre Suzuki si ritira.

A 18 giri dal termine il gruppo di testa conta ancora tutti i suoi effettivi, con Ramirez davanti al compagno di squadra Binder ed a Mir. Faticano a restare attaccati Bastianini e Migno, leggermente staccati insieme a Guevara e Rodrigo. All’uscita dell’ultima curva del contatto tra Binder e Canet, con il secondo costretto ad andare sulla ghiaia perdendo alcune posizioni ma rimanendo nel gruppo.

A 16 giri dalla fine Ramirez e Binder comandano davanti a Fenati e Mir. Il resto resite anche se con un po’ di effetto elastico. Come di consueto impossibile contare il numero dei sorpassi, con Canet, Binder e Ramirez grandi protagonisti dei vari duelli. Si comincia a sfilacciare il gruppo di testa.

Con 13 giri ancora da compiere i primi otto, ovvero Binder, Ramirez, Mir, Fenati, Canet, Di Giannantonio, Migno e Martin, hanno trovato un piccolo gap sul resto del gruppo. All’ultima curva scivola Binder durante un testa a testa ravvicinato con Fenati. Il sudafricano riparte ma perde una grande occasione.

A 10 giri dal termine Norrodin tampona da dietro Bezecchi: il pilota malese cade ed è fuori gara, mentre l’italiano prosegue ma con la moto danneggiata. In testa il gruppo è comandato da Ramirez, seguito da Mir e Fenati. Sono otto i piloti nel gruppo di testa, che conta tra gli altri Migno e Di Giannantonio. Più staccati ma in cerca di rimonta Bulega e Bastianini. Alla staccata della prima curva scivola Mchphee che riparte, mentre si ritira Bezzecchi.

Sette giri alla bandiera a scacchi. I magnifici sette continuano a condurre la gara con in testa Ramirez, grande sorpresa del weekend. Martin fatica leggermente a mantenere il contatto, mentre Bulega e Bastianini cercano di ricucire e sono molto vicini al gruppo. Bezzecchi nel frattempo è costretto al ritiro. Continuano gli scambi di posizione nel gruppo di testa.

A cinque giri dalla fine sono Martin, Bastianini e Bulega i tre piloti più staccati, mentre i primi sette sono sempre attaccati. Nelle retrovie Dalla Porta, Arbolino e Pagliani, costretto ad un ride through per partenza anticipata nei primi giri.

A due giri dalla fine sono quattro i piloti apparentemente più in forma: Fenati, Mir, Canet e Ramirez. Di Giannantonio e Migno sono vicini ma non attaccati, mentre Bulega e Bastianini sono definitivamente staccati insieme a Martin e Guevara. Fenati cerca la fuga in vista dell’ultimo giro.

Ultimo giro. Fenati ha qualche metro di vantaggio su Mir secondo ed il resto del gruppo. Si giocano il podio anche Ramirez e Canet. Alla staccata dopo il lungo rettilineo Mir è in testa ma Fenati ripassa. Si arriva all’ultima curva, Canet passa Fenati e vince la gara davanti a Fenati e Mir. Quarto Ramirez, seguito da Di Giannantonio, Migno, Bulega e Bastianini. Nono Martin davanti a Guevara.  


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