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Moto3, Fenati: dedico la vittoria alle popolazioni terremotate

"Quello che è successo mi ha fatto capire quali sono i veri problemi. Per me vincere è come vivere e non ho rancori per il passato"

Moto3: Fenati: dedico la vittoria alle popolazioni terremotate

Dopo dodici mesi di digiuno, Romano Fenati ha assaporato nuovamente il gusto dolce della vittoria sulla stessa pista che era stata teatro del suo ultimo successo. L’ultimo anno non è stato facile per il pilota dello Snipers Team, il divorzio dal Team Sky lo ha lasciato a riposto forzato, ma nei suoi pensieri c’è altro.

Dopo il terremoto ho capito che i veri problemi sono altri - spiega - La mia vita è cambiata dopo quello che è successo nella mia terra, ho capito che bisogna vivere giorno per giorno”.

È una vittoria speciale per te?
Sono davvero contento, so che è una gara come un’altra ma anche che oggi ho fatto qualcosa di speciale. È come se avessi dimostrato al mondo che noi italiani non arretriamo mai davanti a nulla.

Quanto ti è mancato questo mondo?
Avevo tanta voglia di tornare in pista, di tornare a vincere, per me è come tornare a vivere”.

Questo successo è anche una rivincita?
No, non lo vivo in questo modo, non ho rancori per quello che è successo. Sicuramente all’inizio ho sofferto molto, ma poi ho capito che non tutti mali vengono per nuocere. Dopo il terremoto ho potuto impiegare il mio tempo per aiutare chi aveva bisogno e questo mi ha reso più contento che correre. Questa vittoria la dedico alla mia terra”.

Come hai fatto a reagire?
Non ho mai mollato e ho continuato ad allenarmi, non mi ero mai preparato mentalmente per una stagione così tanto. Le difficoltà mi hanno insegnato molto, ho capito che è importante impegnarsi al massimo”.

Tagliato il traguardo sembravi molto emozionato…
Ho incominciato a piangere da 4 giri dalla fine. Ogni volta che mi si bagnavano gli occhi prendevo una sbandata (ride) non mi era mai successo in tutta la mia carriera”.

Ora pensi al Mondiale?
Ogni anno sembra che debba vincere il titolo, ma poi… (ride) Non faccio pronostici perché non si sa mai cosa può succedere, devo solo continuare in questo modo e impegnarmi sempre di più”.

C’è qualcuno che devi ringraziare per la tua carriera?
A parte la mia famiglia, non ho mai ricevuti grandi aiuti. Però Vittoriano Guareschi lo ha fatto in modo particolare e abbiamo vinto molto insieme. È stata una persona importante, ora invece mi sta aiutando molto la mia squadra”.

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
Bisogna migliorare giorno dopo giorno, non pensare che si è il più forte. Al contrario si deve essere consapevoli delle proprie capacità e dei propri limiti per superarli passo dopo passo. Sono molto filosofico, vero? (ride)”.

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