MotoGP, Iannone: Ero in letargo, ma sono un leone che non si arrende

Austin regala i primi punti della stagione ad Andrea Iannone. Dopo la caduta del Qatar e il sedicesimo posto dell’Argentina, The Maniac è riuscito finalmente a voltare pagina. La settima piazza davanti a Lorenzo non soddisfa pienamente il pilota di Vasto, ma di certo è un punto da dove ripartire.    

“Sono stato in letargo, ma sono un leone e non un Dio (scherza). Purtroppo le prime due gare si sono rivelate difficili, perché non riuscivo ad essere competitivo come volevo. Forse le mie aspettative erano troppo alte, ho quindi abbassato il livello, portando a casa quello che posso”.

Che sensazioni avevi prima del via

“Ero consapevole di dover lavorare tanto, questa gara era praticamente  come un test. A volte capita di migliorare, in altre occasioni invece no, però sono fiducioso”.

Ieri eri molto arrabbiato.

“Forse sono troppo severo con me stesso in certe occasioni, però se faccio le gare è per arrivare al top o quantomeno vicino. In alcuni momenti mi capita di vedere tutto nero, però un passo alla volta diventa tutto chiaro. Riesco a reagire subito, è questa la mia fortuna”.

Aver ottenuto i primi punti è un buon punto di partenza.

 Oggi  credo di aver fatto una gara positiva. Ovviamente non sono soddisfatto del risultato, però sono consapevole di non poter essere al top in questo momento”.

Ad un certo punto realizzavi gli stessi tempi dei più veloci.

“Secondo me eravamo competitivi nel primo settore. Purtroppo perdevo otto decimi nel T3, dato che la Suzuki ha bisogno di ampi spazi per curvare. In seguito la moto è diventata più agile grazie anche al consumo della benzina”.

Hai preceduto Lorenzo

“Mannaggia (scherza) ho perso molto tempo alle spalle di Jorge. Per tanti anni il motore Ducati mi ha fatto godere, questa volta arrabbiare (sorride).