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Johnny Rea stava già pregustando un’altra partenza dalla prima casella sullo schieramento. Poi, sul più bello, ecco arrivare la beffa. Ci ha pensato infatti Chaz Davies a lasciare l’amaro in bocca al nordirlandese, conquistando la Superpole del sabato mattina.
All’ultimo assalto, l’alfiere Ducati ha siglato il crono di 1’49”319, precedendo il campione in carica di 31 millesimi. A completare la prima fila un’altra ZX-10R, quella di Tom Sykes (+0.173). I primi tre sono racchiusi in poco più di un decimo, poi il gap inizia a crescere.
Già, perché Marco Melandri (+0.654) incassa oltre mezzo secondo dal compagno, precedendo col quarto tempo la Panigale di Forés e la BMW di Torres, racchiuse in soli 50 millesimi. Apre la terza fila la Yamaha di Michael van der Mark, braccata dalla prima delle Aprilia, quella di Leandro Mercado, poi Eugene Laverty.
Ancora lontane dai migliori le Honda. Nicky Hayden è solo decimo a oltre un secondo e mezzo, alle sue spalle Stefan Bradl. Sessione in salita per il tedesco, costretto a fare i conti con alcuni problemi tecnico alla Fireblade SP2. È andata addirittura peggio ad Alex Lowes, che non è nemmeno riuscito a scendere in pista per alcuni problemi emersi sulla Yamaha che lo hanno fermato ai box. Alle 13 Gara 1.
