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MotoGP, FP1, Vinales e la Yamaha dettano legge, 9° Rossi

Impressionante lo spagnolo, che rifila  oltre mezzo secondo a Marquez, 3° Pedrosa, 5° Lorenzo, 11° Dovizioso

MotoGP: FP1, Vinales e la Yamaha dettano legge, 9° Rossi

A Losail si accendono i riflettori anche sulla classe regina. Dopo Moto3 e Moto2, ecco finalmente in pista la MotoGP. Il protagonista rimane sempre lui, Maverick Vinales. Come negli ultimi test, lo spagnolo fa brillare la propria M1 nel turno inaugurale, grazie al crono di 1’54”316. L’alfiere Yamaha è addirittura più veloce rispetto alla pole siglata da Lorenzo un anno fa, utilizzando nel finale pneumatici soft sia al posteriore che all’anteriore. Impressiona la prestazione del numero 25 sul giro secco, ma soprattutto il distacco rifilato al primo degli inseguitori.

Stiamo parlando di Marc Marquez e la Honda, chiamati a confrontarsi con un gap dalla vetta che supera i sei decimi (+0.596), seguito dal compagno Pedrosa, a conferma della crescita mostrata durante l’inverno. C’è un’altra Yamaha nelle prime posizioni, è quella del rookie Jonas Folger (+1.271), che all’ultimo tentativo aggancia la quarta piazza davanti alla GP17 di Jorge Lorenzo, in ritardo di venti millesimi rispetto al tedesco.  

È lo spagnolo il migliore per la Casa di Borgo Panigale, seguito da un’altra Ducati, quella Avintia di Loris Baz (+1.308). All’appello non manca nemmeno Cal Crutchlow (+1.323). Nonostante la rottura del motore al via della sessione, l’alfiere LCR è tornato in pista, archiviando il turno inaugurale col settimo crono, davanti a Zarco (+1.476) e Rossi (+1.483), racchiusi quest’ultimi in soli sette millesimi.

Continua a faticare il Dottore nel confronto col compagno. Il 46 ha lavorato sul telaio, soffrendo soprattutto al posteriore. Per lui c’è quindi molto da fare e il volto sconsolato a fine sessione è l’emblema delle difficoltà incontrate. Nel finale è comunque riuscito a trovare lo spunto per rimanere agganciato nella top ten.

Chi rimane fuori a sorpresa è Andrea Dovizioso (+1.557), soltanto undicesimo a oltre un secondo e mezzo dalla vetta. Bisogna però sottolineare che il forlivese non ha montato gomma nuova nel finale. Dietro di lui Redding e Iannone, sedicesimo Petrucci, anche lui ha preferito non utilizza pneumatico nuovo. Da registrare in questo primo turno le cadute senza conseguenze di Lowes, Miller e Abraham.   

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