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Moto2, Morbidelli: "Rincorro un sogno, come l'Italia nel 2006"

ESCLUSIVA Franco lancia la sfida al titolo: "È  stato il miglior precampionato, per il Mondiale non c'è solo Luthi, ma anche Marquez"

Moto2: Morbidelli:

È dal 2008 che non brilla il tricolore nella classe intermedia. Ad interrompere il digiuno in questa stagione ci proverà Franco Morbidelli. Non può che essere lui il principale indiziato, perché la seconda parte dello scorso Campionato ha visto l’alfiere Marc VDS sempre a ridosso della vetta. Come se non bastasse, il passaggio di Zarco, Rins e Lowes in MotoGP rappresentano un’occasione troppo ghiotta da non farsi sfuggire. Franco insegue il titolo e allo stesso tempo la prima vittoria, più volte sfuggita per una questione di millesimi. In Qatar parte nel weekend la rincorsa.

Tra pochi giorni inizia il Campionato. Il meteo non sembra essere d’aiuto.   

“Vero, purtroppo in questi giorni non si sta dimostrando nostro alleato. Piove, c’è vento, anche sabbia sulla pista, speravamo in condizioni migliori”.

Nell’ultimo test avete saltato più della metà dei turni.

Ovviamente dispiace non aver svolto tutte le sessione, però si è rivelata una tre giorni comunque utile. Credo che ad ogni test ci sia sempre qualcosa in più da imparare, come ad esempio prendere meglio certi riferimenti della pista o magari qualcosa da aggiustare sulla moto”.

Se domenica non si corresse ti dispiacerebbe?

“A dir la verità non ho ancora capito cosa possa accadere. Alcuni dicono che si correrà, altri no. Se domenica non dovesse esserci la gara non sarebbe un problema, andrebbe bene lo stesso bene (sorride). Dovesse capitare una cosa del genere a Phillip Island mi dispiacerebbe molto di più, dato che la pista è una delle preferite”.

Come si presenta Franco Morbidelli al via della stagione?

“Arriva carico e determinato, credo che questo sia stato il miglior precampionato da quando corro in Moto2. La moto è competitiva, la squadra è molto fiduciosa e io ho tanta voglia di fare bene”.

Quale sarà l’arma in più?

“L’esperienza, che aiuta sicuramente, e anche una stagione in più con Marc VDS. Dal punto di vista della comunicazione alcune difficoltà sono state superate, dato che lo scorso anno era tutto nuovo, sia per me che per loro. C’è davvero una grande sintonia con il. team, vogliamo toglierci tante soddisfazioni”.

Punti al Mondiale, questo potrebbe diventare l’anno buono?

“Il titolo è il sogno, penso ci sia ben poco da dire. Bisogna compiere un passo alla volta, trasformando quelle che sono le pressioni in stimoli. Credo che la vittoria del Mondiale non debba essere un chiodo fisso, bensì una strada da percorrere a tappe”.

Qual è la chiave per il Mondiale?

“La costanza nel rendimento, credo sia quello l’aspetto principale”.

Sarà un testa a testa Morbidelli-Luthi?

“Non credo sia una sfida riservata soltanto tra me e Tom. Lui in questo precampionato ha faticato, mentre Marquez ha dimostrato di essere veloce, proprio come Oliveira”.

Hai citato Alex. Sarete come Vinales e Rossi?

“Ovviamente il compagno di squadra è anche il primo degli avversari. Fatico a dire se saremo come Vinales e Rossi, i valori sono leggermente diversi (scherza)”.

Melandri ha detto che sei tosto, ti manca solo la vittoria per sbloccarti.

“Lo ringrazio, ho avuto modo di conoscerlo in passato ed è stato un grande piacere. Sinceramente non saprei, mi piacerebbe che arrivasse il prima possibile, per capire cosa possa trasmettere. Vincere rientra tra quelle che sono le mie priorità”.

Qatar, Argentina e Texas. Dove bisogna scommettere?

“Losail è una pista dove mi sono trovato bene in passato, anche Rio Hondo. In Argentina sono sempre stato veloce. Forse il tracciato dove ho sofferto di più è stato il Texas. Cercherà di fare meglio quest’anno”.

Sei anche un appassionato di calcio?

“Esatto, sono un tifoso della Roma”.

La rincorsa al titolo a quale sfida calcistica la paragoneresti?

“Tosta come domanda. Il mio sogno è vincere il Mondiale, proprio come l’Italia di Lippi nel 2006 a Berlino. Forse sarà eccessivo, però è per questo che corro in moto”.

Rientri tra i candidati per il titolo. Senti un’ulteriore responsabilità?

“No, non credo di esserci soltanto io. In Moto3 abbiamo piloti di grande talento, così come in MotoGP. Sarebbe bello vedere il tricolore in tutte e tre le categorie”.

Ti alleni spesso con Rossi. Cosa dobbiamo aspettarci da lui?

“Non è stato un inverno semplice per Vale, credo sia stato abbastanza evidente. Ho però grande curiosità, la vera sfida sarà quella di vedere cosa ci dimostrerà dopo le difficoltà che ha incontrato. In passato ci ha abituato più volte a tirare fuori il coniglio dal cilindro”.    

   

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