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SBK, Lowes: "Con questa Yamaha adesso il podio è possibile"

Forés: "La Ducati mi ha stupito,  ma serve la continuità, in Europa sarò ancora più competitivo" 

SBK: Lowes: "Con questa Yamaha adesso il podio è possibile"

Anche questa volta è arrivato vicino al suo obiettivo. Alex Lowes lascia Phillip Island con un quarto posto in Gara 2. Il pilota Yamaha ha tentato in ogni modo di salire sul podio, ma sono stati i decimi a fare la differenza.

“È stata una buona gara, purtroppo nel finale ho sofferto più del dovuto le gomme, però sono molto entusiasta di quanto fatto. Di sicuro questo round di apertura a Phillip Island mi regala grande fiducia in vista della Thailandia”.

Ci ha fatto un pensiero?

Tutta la gara ho sognato il podio, però Rea, Davies e Melandri avevano un altro passo. Faccio i complimenti a loro per la prestazione”.

Con le gomme come ti sei trovato?

“Per quanto riguarda gli pneumatici devo dire che mi sono trovato molto bene. Forse abbiamo faticato soltanto gli ultimi due giri, dato che soffrivo in entrata di curva. La moto si è comportata bene, trovando la sensibilità che serviva”.

Ci proverai tra due settimane?

Onestamente la moto era competitiva. Forse sono io a doverci mettere qualcosa in più, ma in Thailandia il podio è possibile”.    

Alle sue spalle Xavi Forés. Un weekend in crescendo per lo spagnolo, che in Gara 2 si è lasciato alle spalle le difficoltà del venerdì. Nel suo volto c’è il sorriso, ma soprattutto la consapevolezza che la Ducati sia in netta crescita.

Alla fine credevo di giocarmi il podio, però nel finale ero al limite con l’anteriore. È stato bello rimanere in testa nei primi giri, dimostrando di essere veloce anche sul passo. Posso andare a casa con un bel sorriso in volto”.

Ti ha stupito la Ducati?

“Quando sono arrivato a Melbourne mai avrei creduto di essere così competitivo. Abbiamo la moto e il team che lavorano bene, però dobbiamo dare continuità alle nostre prestazioni. Se tutte le gare fossero così fino al termine sarei particolarmente soddisfatto”.

In cosa è cresciuta la Panigale?

Devo dire di aver trovato una moto maneggevole, anche se devo fare qualcosa più in staccata, perché nelle frenate forti soffrivo molto. La Pangiale ha dimostrato di avere un gran motore, consentendomi di superare con facilità in rettilineo”.

Con quali sensazioni vai in Australia?

“Chang è molto diversa rispetto all’Australia, probabilmente soffriremo qualcosa di più, però dobbiamo portare il massimo dei punti a casa. Ad Aragon sarà tutto diverso, perché la pista mi piace e sono sempre stato competitivo. La Ducati lo è e devo esserlo pure io”.

Oggi c’è stato il debutto della griglia ribaltata. Come ti è sembrata?

“Devo dire che mi piace, soprattutto per quanto riguarda i team privati. Ci permettono di avere visibilità, anche se non è semplice restare davanti”.

Oggi, poco dopo il via, sembrava potessi fuggire.

“Purtroppo no, sarebbe stato molto difficile. Per fortuna non sono rimasto bloccato nel gruppo come ieri. Volevo solo spingere fin dall’inizio per riuscire ad allontanarmi da quelli che mi seguivano”.

   

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