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SBK, Melandri: "Finalmente il passo avanti che volevo"

Davies alle spalle del compagno: "Marco non mi ha sorpreso quest'oggi, la Ducati fatica ancora in curva"

SBK: Melandri: "Finalmente il passo avanti che volevo"

È mancato davvero un soffio per beffare il campione in carica. A fine giornata Marco Melandri accusa soltanto 30 millesimi dalla Kawasaki di Johnny Rea. Nonostante il secondo tempo, il portacolori Ducati preferisce tenere i piedi ben ancorati a terra. Quella crescita che lui cercava, c’è sicuramente stata.

Oggi non c’è stata la pioggia a rovinare i piani.

“Vero, anche se nei prossimi giorni le condizioni cambieranno. Tra l’altro nel pomeriggio la pista sembrava più lenta rispetto al mattino. Finalmente sono riuscito a sfruttare la gomma nuova, facendo quel passo avanti che volevo. Una volta che hai la giusta confidenza con gli pneumatici, di conseguenza tutte le piste diventano belle (sorride)”.

Rea è distante solo 30 millesimi.

Johnny è un animale da gara,. L’importante è rimanere concentrati e disputare delle buone qualifiche. Come ho già detto, non voglio illudermi”.

A differenza di Rea non hai compiuto il long run?

“No, ci siamo concentrati soltanto sulle gomme, anche quella nuova messa a disposizione da Pirelli. Abbiamo le idee chiare su quale sia la competitività della moto e gli pneumatici”.

Melandri sarà quindi tra i protagonisti?

“Credo di essere pronto, in tracciati come Thailandia e Malesia sarà un po’ più complicato”.

È più la soddisfazione per il secondo crono o la preoccupazione di vedere Rea così veloce sul passo gara?

“La gara è sabato, di conseguenza la testa ce la fasciamo quando è rotta. Io punto a seguire la mia strada, consapevole dei mezzi che ho a disposizione”.

Ieri hai detto di avere delle idee interessanti. Ti hanno convinto?

“Questa volta abbiamo imboccato una strada diversa per il set-up, in relazione a quello che è il mio stile di guida. Attendo ancora delle conferme, però il cammino è quello giusto”.

Quanto è cambiata la Ducati rispetto al primo test in Spagna?

“Ogni giorno questa moto è una scoperta. Sapevo che alcune aree non sarebbero state ideali, ma io e la Panigale ci siamo venuti incontro”.

Che Ducati dovremo aspettarci nel weekend?

Con Chaz davanti, dato che ha dimostrato un gran finale di stagione nel 2016. Spero però di esserci anch’io”.

Qual è l’aspetto più incoraggiante di questa due giorni?

“Aver sfruttato l’extra grip della gomma nuova, dato che ho faticato per tutto l’inverno. In previsione dei primi giri di gara è senza dubbio importante”.

La Panigale non ha più segreti per te?

“Ci saranno momenti dove farò tanta fatica, in particolare quelle gare con il meteo incerto, dato che partirò da zero. È come se fosse un puzzle questa mia nuova avventura”.  

Dal volto di Chaz Davies sembra trapelare un pizzico di amarezza. Il gallese è terzo e il crono realizzato da Rea non gli è certo passato inosservato, ancora di più il passo gara dell’alfiere Kawasaki.  

“In questi test ho deciso di puntare su un approccio cauto, evitando di stravolgere il nostro assetto di base. Ci sono state alcune modifiche, vista la particolarità della pista che rende la nostra moto un po’ più difficile da far girare in curva”.

Oggi pomeriggio hai svolto il long run. Che sensazioni hai avvertito?

“Si, però non sono stati tanti giri consecutivi. Abbiamo anche portato diverse soluzioni di gomme per la gara, ottenendo risultati positivi. Ho le idee chiare su quali siano i nostri prossimi passi, le valuteremo da venerdì mattina. Nelle curve veloci forse soffriamo ancora qualcosa”.

Melandri ti ha stupito?

“No, so quale sia il suo valore e non sono affatto sorpreso del suo secondo tempo”.

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