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Antonelli: "In Moto3 tutto può succedere"

Niccolò spiega: "Quest'anno ho avuto tanti problemi, voglio tornare a giocarmi la vittoria. La Moto2? Ancora non ci penso, ma è una possibilità"

Antonelli: "In Moto3 tutto può succedere"

Spesso si usa il detto “Chi ben comincia è a metà dell’opera”, e forse questo pensiero può essere passato anche nella mente di Niccolò Antonelli quando, al primo appuntamento della stagione 2016, ha colto la sua terza vittoria in Moto3 di carriera. Il proseguo del campionato non ha però sorriso però al romagnolo, che è arrivato così alla gara di metà stagione, quella del Sachsenring, con un solo podio all’attivo, ovvero quello in Qatar.

Si cerca dunque una svolta, che arriva, ma in negativo. Una chiazza d’olio durante le qualifiche infatti lo tradisce procurandogli la frattura scomposta della clavicola sinistra: “Quella caduta proprio non ci voleva – spiega Nicco – ma non è stata l’unica causa della mia negativa seconda parte di stagione, che credo sia stata una delle mie peggiori nel mondiale”.

Quali sono state le altre cause?

“Diverse. Ad esempio il fatto che a fine stagione avrei cambiato squadra ha un po’ spezzato l’armonia nel team. Sono comunque cose che capitano a tutti nel corso della carriera, quindi non mi resta che guardare avanti”.

E guardando avanti si scorgono i colori del Team Ajo. Una delle squadre con maggiori ambizioni della categoria…

"Si infatti, e quando mi hanno chiamato sono stato davvero felicissimo. E’ senza dubbio una delle migliori squadre in Moto3 e quindi è anche motivo d’orgoglio e motivazione correre per loro. E’ una squadra che pretende tanto, ma il obbiettivo è esattamente dare tanto. Sono molto stimolato”.

Com’è stato il primo approccio?

“Figo (ride)! E’ sinceramente un ambiente diverso da quelli in cui ho vissuto fino a quest’anno, anche per il metodo di lavoro a cui bisogna abituarsi. Abbiamo fatto quattro giornate di test e giorno dopo giorno abbiamo migliorato la mia confidenza con la moto, quindi sono rimasto molto soddisfatto”.

Inoltre torni sulla KTM dopo due stagioni con Honda…

“Si è sono due moto molto diverse, più di quanto ricordassi. La KTM comunque va davvero forte, e se la impari a sfruttare ha davvero un grande potenziale”.

Hai parlato prima di obbiettivi per la prossima stagione. Qual è esattamente il tuo?

“Sicuramente riscattare la seconda parte di questa stagione, che non è stata delle migliori. Però è difficile porsi un obbiettivo specifico in Moto3 prima dell’inizio della stagione, perché è una categoria molto incerta. Il mio obbiettivo è lottare per il podio e la vittoria sempre, poi nella bagarre tutto può succedere”.

Parlando di avversari per le prime posizioni, il prossimo anno ritroverai Fenati…

“Si lo ritroveremo ma non è una novità per me, dato che abbiamo sempre corso insieme. Il fatto che sia veloce è risaputo, e sicuramente sarà uno dei piloti da battere”.

Nel 2018 ti vedi in Moto2 a prescindere da come andrà la prossima stagione? La tua squadra attuale avrebbe anche già pronta la struttura…

“Probabilmente verso metà stagione parlerò con il team, anche riguardo questo aspetto. Ho la fortuna di lavorare con persone di altissimo livello, quindi è una possibilità reale. Occorre anche vedere i risultati di Binder e Oliveira, dato che entrambi sono al debutto con quella moto”. 

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