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Alex De Angelis è nel suo garage, alle prese con la moto da cross. “La sto mettendo a posto, speriamo che il fine settimana sia bello. Alla fine, per un pilota il migliore allenamento è andare in moto”, sorride. Il sammarinese è stato protagonista di un incredibile recupero dopo il terribile incidente di un anno fa a Motegi. Si è rimesso in sella e in gioco in nuovo campionato, la SBK, e ha anche conquistato un podio in questa stagione.
Nonostante tutto, il suo futuro è ancora incerto.
“Per ora è tutto in stand by - spiega - Sia io che Giampiero (Sacchi, il patron del team Iodaracing ndr) stiamo lavorando per trovare il budget. L’idea è quella di continuare in SBK con Aprilia, dopo anni in cui ho sempre cambiato moto e categoria vorrei continuità”.
Il tempo stringe…
“A livello di iscrizione non penso ci siano problemi, certamente Aprilia avrà bisogno dei tempi tecnici per preparare moto e ricambi. Non ho una data si scadenza, ma sarebbe meglio si risolvesse tutto prima di Natale”.
La tua squadra di tecnici ti sta aspettando?
“Al mio capotecnico Noccioli e a tutti i ragazzi piacerebbe continuare con me, ma più il tempo passa più c’è il rischio che possano trovare un’altra sistemazione. Anche loro devono fare i loro conti”.
Sei ottimista?
“Non voglio esserlo perché so che potrebbe andare male, ma neanche pessimista, lavorerò fino alla fine. Certamente mi sto guardando in giro, preparando un piano B e un C. L’obiettivo è rimanere in SBK, se non accadesse bisogna scegliere l’occasione che piace di più”.
Come stai vivendo questi momenti?
“Non sono certo rilassato, so che siamo a dicembre e il tempo stringe. Se questa possibilità sfumasse, non sarebbe semplice trovare un altro posto in SBK, quindi dovrei prendere in esame altri campionati. Un cosa è fuori discussione: non ha assolutamente intenzione di smettere di correre”.
Non avevi scelto tu di correre in SBK, qual è il bilancio?
“Era stata un ‘idea del team e io l’avevo accettata. Quest’anno sono riuscito a fare un podio, in MotoGP con un’Aprilia privato non sarebbe stato possibile, quindi la scelta è stata comunque giusta”.
Come ti è sembrata la SBK?
“Mi è piaciuto molto l’ambiente, ci sono tante Case coinvolte e l’interesse è alto. È un campionato molto professionale e non manca niente per lavorare come in MotoGP. Purtroppo noi non avevamo il budget per fare test e sviluppo alla moto, arrivano in continuazione gomme nuove e bisogna adattare la moto per sfruttarle al meglio, la nostra è invece rimasta sempre uguale”.
Hai qualche rimpianto?
“Sono convinto che si sarebbe potuto fare di più, anche per questo motivo mi piacerebbe sfruttare l’esperienza di quest’anno. Sono un po’ dispiaciuto perché non abbiamo sfruttato tutto al 100% per colpa del budget”.
Fisicamente invece come ti senti?
“Quest’inverno non sono previste operazione e questo mi rende contento, potrò allenarmi come voglio. La situazione sta migliorando, anche se per certe cose non si può fare molto”.
Ti dà fastidio nella guida?
“Il braccio destro ha una circonferenza di 5 centimetri minore di quello sinistro, ma ho lavorato molto su questo problema e i risultati si sono visti nelle ultime gare di quest’anno. All’inizio facevo più fatica, ora va meglio e penso che allenandomi nell’inverno ci saranno ulteriori progressi. Ora che va bene, non ho proprio voglia di smettere”.
