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MotoGP, Dovizioso: Lorenzo in Ducati? La differenza la farà l'approccio

"Purtroppo ho sofferto l'anteriore fin dal primo giro, in questa stagione sono riuscito a evolvermi, merito un 8 in pagella"

Dovizioso: Lorenzo in Ducati? La differenza la farà l'approccio

Una domenica dal doppio volto per Borgo Panigale. Il rovescio della medaglia in casa Ducati è senza dubbio rappresentato da Andrea Dovizioso. Nonostante la seconda fila ottenuta in qualifica, il forlivese ha sofferto fin dall’inizio a causa dell’anteriore, tanto da accontentarsi del settimo posto alle spalle di Pol Espargarò.    

“Peccato perché mi aspettavo di fare una gara più veloce. Penso di aver lavorato bene, soprattutto sul passo, però faticavo sull’anteriore fin dal primo giro e non ho capito il motivo. Cercheremo di scoprirlo nei test. Mi dispiace molto perché potevamo fare una bella gara, dato che in passato qua ho sempre faticato”.

E' stato quello il problema che ha inciso.

“Non potevo forzare troppo perché si chiudeva il davanti, questo però non accadeva nelle prove. Fin dal primo giro ho capito che non potevo tenere il passo al limite. Purtroppo la situazione non è cambiata e c’è dispiacere”.

Al sabato Iannone sembrava in difficoltà, poi è migliorato.

“Andrea non era messo molto male, ieri si risultava due soli decimi più lento in confronto a me. Penso che le gomme utilizzate fossero particolarmente morbide, di conseguenza chi frenava forte aveva più limiti quest’oggi. In gara serviva scivolare di più in inserimento, come faceva Iannone, io invece ho uno stile diverso, dato che lui ha bisogno di meno stabilità rispetto a me”.

Te lo aspettavi così forte Andrea?

“Iannone è sempre stato competitivo su questo tracciato, a differenza mia. Io il passo ce l’avevo in prova e questo è significativo, a conferma della fatto che c’è della sostanza nella mia prestazione”.

Qual è il bilancio del 2016?

“Siamo molto soddisfatti. Dopo il podio del Qatar ci sono stati diversi zeri per colpa mia, però siamo arrivati al quinto posto a fine stagione. Sono curioso di provare la nuova moto, cercando di sfruttare al meglio quest’ultimo test dell’anno”.

Possiamo definirla come stagione della svolta?

Preferisco non chiamarla così, forse il 2015 lo è stato. In questo 2016 ci sono state delle rifiniture, pertanto è normale attendere del tempo per trovare i dettagli che fanno la differenza. Abbiamo finito l’annata in modo molto positivo e sarà importante per il futuro”.

Arrivati a questo punto, che voto diamo a Michelin?

“Nonostante le difficoltà, le Michelin meritano un voto positivo, dato che la MotoGP è particolarmente esigente. Ovviamente la qualità deve essere al top e non possiamo avere gomme diverse. Penso di dare un 8,5”.  

E a te?

Credo di essere riuscito a evolvermi, cambiando in termine di prestazione soprattutto durante il weekend di gara rispetto alla passata stagione. Forse questo è l’aspetto più evidente. Penso quindi di meritare un 8, così come la Ducati”.

Da martedì ci sarà Jorge al tuo fianco. Come potrà inserirsi in Ducati e cosa porterà?

“Non so come potrà inserirsi, dipende tutto da lui, ovvero da come approccia mentalmente questa sfida. Di sicuro un pluricampione del mondo come lui può portare molto, ritengo sia giusto questo investimento, con la possibilità di trovare con Jorge quanto manca alla Ducati”.  

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