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MotoGP, Lorenzo, ultimo spettacolo con Yamaha, 2° Marquez, 3° Iannone

Quarto Rossi, piegato dalla Ducati dopo un'orgia di sorpassi, quinto Vinales, settimo Dovizioso 

Lorenzo, ultimo spettacolo con Yamaha, 2° Marquez, 3° Iannone

Ha voluto chiudere la sua avventura in Yamaha lasciando il segno. Una vittoria in pieno stile Lorenzo, quella che il maiorchino ha centrato nell’ultimo appuntamento di Valencia. Ha salutato il gruppo alla prima curva, facendo gara in solitaria e correndo incontrastato verso la bandiera a scacchi.

Di più non ci si poteva attendere dal 99, che mette fine al digiuno di vittorie Yamaha che durava dalla gara di Barcellona. Lo spagnolo esulta in parco chiuso nel giorno della sua 250^ gara in carriera, circondato dall’affetto della squadra: “Ovviamente sono entusiasta e più sereno – ha svelato il 99 – credo di aver chiuso alla perfezione questa avventura. Non pensavo di poter vincere – ha ammesso - vista la competitività di Marquez, negli ultimi giri ho sofferto, però sono felicissimo di questo risultato”.

Alle spalle del maiorchino Marc Marquez. Nel finale lo spagnolo ha provato ad annullare il gap dal connazionale, ma non c’è stato nulla da fare. Il cinque volte Campione del Mondo riesce a regalare alla Honda il titolo costruttori: “Purtroppo ho sofferto alla partenza a causa della frizione – ha spiegato il 93 - in accelerazione perdevo molto, ma passo dopo passo ho iniziato ad attaccare. Con due giri in più forse sarei riuscito a vincere – ha sottolineato - però sono comunque soddisfatto”.

È stata invece lotta vera per il terzo gradino del podio. A salirci un super Andrea Iannone, vincitore di un entusiasmante testa e testa con Valentino Rossi. Giù il cappello per The Maniac: nonostante il dolore ha stretto i denti, vendendo cara la pelle e precedendo la Yamaha del 46.

Il suo volto stremato a fine gara si commenta da sé:  “Questa corsa è stata molto dura – ha detto il pilota di Vasto - quando avevo visto che mancavano 16 giri non avrei mai pensato di potercela fare.  Faticavo tanto, non avevo energia, ma ho cercato di rimanere davanti, provando a rilassarmi – ha aggiunto – di sicuro ricorderò questo anno e questo podio per tutta la vita”.

Protagonista in pista e fuori. Nel post gara il 29 si è tolto qualche sassolino: “Ho avvertito tanta pressione psicologica – ha svelato - fin dalla Malesia non sentivo più il tradizionale calore da parte di Ducati. Di certo non mi hanno fatto mancare niente. Ho sentito del distacco e ne ho sofferto, perché io mi affeziono sempre”.

Iannone riavvolge il nastro: “Sono arrivato in Ducati un momento dove tutti andavano via, Valentino e tanti altri – ha analizzato The Maniac- ho creduto in questo progetto e in me stesso. Insieme siamo cresciuti, purtroppo quando litighi poi non ci si vede più, o meglio ci si rivede da avversari. Nonostante le difficoltà sono sempre stato sereno – ha aggiunto - ho vissuto determinati momenti, dove al mio fianco ho avuto diverse persone importanti”.

Vietato però parlare di rivincita: “Non credo che questa sia una rivincita, dato che non porto rancore – ha ammesso - Ducati mi conosce, soprattutto il mio talento e le caratteristiche. Ho semplicemente preferito prendere un’altra strada – ha proseguito - non me la sentivo di continuare in base a quanto mi hanno proposto. Io cerco sempre di osservare, evitando di parlare troppo, però capisco molto. Nonostante l’addio anticipato ho avuto il giusto trattamento – ha concluso – nutro grande stima in Dall’Igna ed è grazie a loro che sono riuscito a tirare fuori il massimo, soprattutto a Marco Rigamonti”. Addio o arrivederci:?“Non si può dire.

Il Dottore deve quindi accontentarsi del quarto piazzamento, seguito da Vinales, Pol Espargarò e Dovizioso, poi Aleix Espargarò, Smith e l’Aprilia di Bautista. Caduti Pedrosa e Crutchlow. Dodicesimo Petrucci, due posizioni dietro Redding.    

LA CRONACA – Allo spegnimento dei semafori Andrea Iannone sorprende tutti, agguantando la seconda piazza alle spalle di Jorge Lorenzo. Dietro la Ducati c’è la Suzuki di Vinales, seguito dalla Yamaha di Rossi e la Honda di Marquez. In quinta posizione sale Dovizioso, che si sbarazza di Pedrosa.

Lorenzo ha fretta di scappare e dopo due soli giri ci sono già otto decimi tra la lui e Iannone. Vinales incassa un secondo dalla vetta, sempre tallonato da Rossi, Marquez e Dovizioso con Pedrosa settimo davanti ai fratelli Pol e Aleix Espargarò.

Dopo quattro giri dal via Rossi rompe gli indugi, infilando Vinales all’ultima curva prima del traguardo e agganciando il terzo posto. Al giro seguente tocca a Marquez sbarazzarsi del connazionale Suzuki. Valentino e Marc sono racchiusi in tre soli decimi, mentre nelle retrovie finisce a terra Pedrosa in curva 2.

Intanto, in vetta, Lorenzo allunga, portando a oltre un secondo e mezzo il vantaggio sugli inseguitori. Iannone deve fare i conti con la pressione di Rossi: i due iniziano a dare vita a un appassionante testa, proprio come due settimane fa a Sepang. Il nove volte iridato trova il varco a 21 tornate dalla fine, prendendosi la seconda piazza.

Nonostante abbia strada libera, Valentino fatica a fuggire, perché Iannone rimane in scia al Dottore, braccato da Marquez, Vinales e Dovizioso. Dietro di loro Pol e Aleix Espargarò, seguiti da Crutchlow e Smith.

Arrivati a metà gara, Jorge Lorenzo può vantare un bottino di ben cinque secondi nei confronti della concorrenza. Dietro il maiorchino ci si mette Iannone a capitanare il gruppetto degli inseguitori, braccato da Rossi, Marquez e Vinales. Sono questi quattro ad avere puntati contro i riflettori della gara. Dietro cade Crutchlow.

A tenere alta la bandiera in casa Honda è Marc Marquez. Lo spagnolo è perfetto ad infilare Rossi quando ci sono ancora 12 giri da disputare. Al giro seguente tocca a The Maniac lasciare strada allo spagnolo con il numero 93.

Marquez sembra soffrire meno il degrado della gomma, rifilando mezzo secondo alla Ducati di Iannone, che precede di tre decimi la Yamaha di Rossi, seguita dalla Suzuki di Vinales. Intanto, nelle retrovie, si ferma ai box la KTM di Mika Kallio.     

Se Lorenzo e Marquez sembrano fare gara a sé, la bagarre è tutta tra Iannone e Rossi per il terzo posto. Nessuno dei due intende lasciare strada all’altro. Valentino si gioca il tutto per tutto alla penultima tornata, ma il Maniaco risponde con il coltello tra i denti, conquistando il podio nella gara d’addio a Ducati. In quinta posizione Vinales ha la meglio su Pol Espargarò e Dovizioso, poi Aleix Espargarò, Smith e Bautista nella top ten.

 

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