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MotoGP, Dovizioso: la gara? 30 giri e altrettanti esami

"So di potere puntare al podio". Iannone: "il fine settimana più difficile per me dopo Barcellona. Non sono veloce in curva"

Dovizioso: la gara? 30 giri e altrettanti esami

Un quinto posto in qualifica potrebbe essere un risultato non così eclatante dopo una vittoria, ma la parte razionale di Dovizioso gli permette di analizzare la situazione con il dovuto distacco. Quindi la seconda fila non gli va stretta e anzi la vede un buon trampolino di lancio per la gara.

Ho fatto un buon giro in qualifica, anche se siamo arrivati un po’ tardi a capire che la gomma morbida all’anteriore è la scelta migliore per noi. Anche in funzione gara - dice - Però abbiamo lavorato bene, nelle FP4 ero 9° ma ho fatto tutto il turno con gomme molto usate e sono stato veloce”.

Abbastanza per giocarsi il podio contro gli spagnolo in ottima forma e Valentino?

C’è questa possibilità - risponde sicuro - Sicuramente in questo momento Lorenzo e Marquez ne hanno di più, ma molto dipenderà dal loro approccio alla gara. Penso che Jorge vorrà scappare, ma il limite è la gomma posteriore. Da quello che so, le Yamaha soffrono con gli pneumatici e dovrà gestirli per 30 giri”.

Non ci sono però solo Lorenzo e Marquez.

Penso di potere lottare contro Valentino, la nostra velocità è simile - osserva - Ma non è il solo avversario, Iannone ha migliorato nel pomeriggio e ho visto bene anche Pedrosa, ma è sempre difficile avere un’idea chiara del suo pontenziale”.

Tutti i piloti amano dire che le gare sono molto lunghe, ma il Dovi pensa che questa definizione calzi a pennello per Valencia.

Quando passi sul traguardo e vedi il tuo tempo è come se affrontarsi un esame. Qui lo si fa 30 volte e questo la rende lunga da un punto di vista psicologico”, spiega.

Andrea IannoneSe l’umore del forlivese è buono, meno allegro è Iannone. Il pilota di Vasto sperava in una gara di addio migliore, ma in questo momento le cose sembrano complicate.

Non ho iniziato questo fine settimana con il piede giusto - riflette - Stiamo cercando di fare il possibile ma continuo a fare molta fatica. Perdo molto a centro curva e questo mi penalizza particolarmente perché la velocità di percorrenza è il punto forte del mio stile di guida. E’ un peccato, perché la Ducati va molto bene sia in accelerazione che in frenata”.

Andrea non nasconde le sue difficoltà.

Questo è il mio fine settimana più difficile dell’anno, dopo quello di Barcellona - afferma - Ho comunque fiducia nella squadra e infatti nelle FP4 siamo migliorati, non sono lontanissimo dal podio. Quando si è in questa situazione diventa anche complicato capire bene le gomme, ma mi sembra che l’opzione morbida sia la migliore anche per la gara”.

Inoltre il suo corpo non è ancora completamente guarito.

Non sono al 100% fisicamente. Non ho molta forza nei cambi di direzione. La causa di queste difficoltà la divido fra me e la moto”, spiega.

Andrea è stato anche protagonista di due imprevisti nelle libere: uno con Hernandez e l’altro con Marquez.

Io e Yonny ci siamo dati un bacio - scherza - Stavamo guardando, come due stupidi, il maxischermo. Sono riuscito ad evitarlo all’ultimo momento, ho perso solo le alette. Invece, in qualifica, non mi sono accorto che Marquez stava arrivando e l’ho ostacolato involontariamente. Ha ragione a essersi arrabbiato, ma a me era successo la stessa cosa con lui, a parti invertite, al Sachsenring”.

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