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Moto3, Biaggi: di nuovo contro Rossi? ho un team non un Academy

L'avventura di Max con Mahindra inizia al CIV: "ma voglio una struttura per entrare nel Mondiale fra uno o due anni"

Biaggi: di nuovo contro Rossi? ho un team non un Academy

Le strade degli storici rivali Max Biaggi e Valentino Rossi potrebbero incrociarsi presto, di nuovo uno di fronte all’altro ma questa volta come team manager. Il Corsaro ha ufficializzato oggi la sua collaborazione con Mahindra con una propria squadra CIV, con l’obiettivo dichiarato di arrivare nel Mondiale Moto3 in tempi brevi.

Sarà ancora Max contro Valentino?
Forse un giorno i miei piloti si scontreranno contro i suoi, ma siamo appena all’inizio. Prima dobbiamo costruirci un’identità, poi arriveremo nel Mondiale”.

Per i tuoi piloti sarai solo un team manager o anche un maestro?
Ho già in mente l’allenamento per questo inverno, delle preparazioni specifiche. Magari non servirà loro nell’immediato, ma è un modo per gettare le basi”.

Come nella Riders Academy di Rossi…
Non voglio mettermi competizione su quel piano, io avrò due piloti: non voglio una scuola ma una squadra. Voglio fare diventare dei ragazzi giovani dei piloti professionisti”.

Vuoi dare loro quello che tu non hai avuto?
“Io ho iniziato in un modo che non auguro a nessuno. Non avevo neppure un meccanico, io e mio papà non sapevamo neanche cambiare i rapporti del cambio. Nei campionati nazionali, se hai un buon mezzo sei già all’85% ma molti non hanno neppure quello”.

Hai scelto Mahindra per questa avventura, perché?
Perché ci lavorano molte persone che erano con me in Aprilia, mi sembra di tornare ai tempi della 250. C’è molta Italia nella Mahindra e non manca niente. La sede di Besozzo è ben strutturata, per esempio, hanno un banco prova che Aprilia ha solo da quest’anno e Ducati da un paio. L’obiettivo è vincere”.

Sei appena partito, quali sono le prossime mosse?
“Sono sempre stato dall’altra parte della barricata, ci sono tante cose da capire e sistemare. Il team sarà composta da 5 persone, due delle quali hanno vinto dei Mondiali”.

Una buona base per partire…
Sarà un gruppo di persone con cui avrò già lavorato, forse un po’ sacrificato in un campionato nazionale. Però l’obiettivo è creare una struttura che fra uno o due anni passi nel Mondiale”.

Perché hai scelto il CIV e non il CEV?
Il CEV per molte cose è meglio, ma un italiano non può andare in un campionato che non è il suo. Il team è mio e bisogna trovare gli sponsor. Nella mia squadra non dovrà mancare niente e dovremo puntare a buoni risultati, anche se so quanto sia dura la guerra”.

Hai già deciso di che colore saranno le moto?
“Scure, ma le vedrete presto. Presenteremo la squadra a metà dicembre in Val Gardena”.

Un giorno tuo figlio Leon potrebbe correre nella squadra di papà…
“Per ora gioca a calcio e lo tengo lontano dalle due ruote (ride). Lui dice che vuole fare il calciatore o il pilota di cross, ma non so come gli sia venuta questa idea”.


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