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MotoGP, Dall'Igna: con Lorenzo l'obiettivo è il Mondiale

"A Valencia voglio farlo salire subito sulla nuova moto. Ci hanno tolto le ali, ma lavoreremo su tutte le aree, anche sul motore"

Dall'Igna: con Lorenzo l'obiettivo è il Mondiale

Domenica sera a Sepang, nel box della Ducati dopo il brindisi e le foto di rito, Gigi Dall’Igna sorride. E’ appoggiato alla Desmosedici di Dovizioso, nella mano destra ha un sigaro, il suo premio per la vittoria. Il Direttore Generale riordina le idee, rivive nella sua mente quella gara che ha significato la seconda vittoria stagionale, questa volta con Dovizioso.

E’ stata dura arrivare in fondo - racconta soddisfatto - Avevo la sensazione che Andrea stesse amministrando la gara e alla fine era giusta perché, quando è stato il momento di dare lo strappo, lo ha fatto. Ma le condizioni erano difficili, negli ultimi giri ho contato i chilometri uno a uno”.

L’obiettivo a inizio anno era una vittoria, ne sono arrivare addirittura due...
Il mio vero obiettivo, quello che mi ero posto, era di essere competitivo in tutte le piste e sono contento. In alcune siamo andati meglio di altre, ma abbiamo faticato poche volte e spesso a causa di condizioni particolari o di gomme non perfette per quella situazione. E’ stato un bel campionato, anche se avremmo potuto portare a casa più punti”.

Dovizioso è come sempre molto analitico e anche dopo avere vinto ha detto che alla Ducati manca ancora qualcosa. Sei d’accordo?
A una moto che non vince il Mondiale mancherà sempre qualcosa. Dobbiamo lavorare finché non raggiungeremo quell’obiettivo. La prossima stagione perderemo qualcosa dal punto di vista aerodinamico per l’eliminazione delle ali, ma non mi spaventa, e gli altri perderanno qualcosa. Yamaha sicuramente, ma anche Honda nelle ultime gare ha sfoggiato delle ali abbastanza grandi. Sicuramente questa perdita colpirà un po' più noi, ma abbiamo già qualche nuova idea e non solo sull'aerodinamica. Per esempio, nonostante abbiamo il migliore motore lavoreremo anche lì. Ovvio che sarà difficile portare a casa dei miglioramenti in quell'area, sarà più facile fare passi avanti nei punti deboli”.

Dopo un anno di esperienza, Michelin dovrebbe stabilizzare la situazione…
Sono sicuro che il prossimo sarà più semplice per la Michelin. Fare gomme per queste moto è estremamente difficile e presenta molti rischi”.

Fra due settimane Lorenzo guiderà per la prima volta la Ducati, cosa ti aspetti da quel test?
Non chissà che. Saranno sicuramente due giorni importanti, come quando abbiamo portato in pista la GP15 la prima volta. Quando Jorge rientrerà dopo i primi giri e mi parlerà per la prima volta sarà uguale a quel giorno lì ma probabilmente mi dirà che la moto ha dei punti forti e altri deboli, rispetto a quella che guidava precedentemente. Daremo sicuramente priorità a ciò che sarà necessario migliorare.

Inizierà sulla GP16 e per poi salire sul nuovo prototipo?
“No, ragionevolmente partirà subito con la GP17. Vorrei farlo salire subito sulla moto nuova, ma per la decisione definitiva ci sono ancora alcuni giorni”.

Considerati gli investimenti fatti per moto e pilota, vincere il titolo sarà un imperativo categorico?
Non può non esserlo, non è possiamo neanche fare finta che sia diverso. Non è abbiamo fatto certi investimenti e tanta fatica per arrivare terzi o quarti. L'obiettivo sarà giocarsi tutte le gare ed il Mondiale. So che è difficile, difficilissimo e solo uno ci riuscirà”.

Il prossimo anno arriverà KTM, potrà essere un alleato importante ai tavoli delle trattative contro i giapponesi?
“Queste rischiano di essere solo parole. Dipenderà dall'atteggiamento che avrà KTM. Onestamente non mi sembra di avere visto una grande collaborazione da parte loro in queste prime fasi”.

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