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MotoGP, Ducati e Yamaha si fanno i dispetti...per colpa di Lorenzo

La casa giapponese, che non ha liberato Jorge, è stata costretta a provare a Sepang a novembre con il rischio piogge

Ducati e Yamaha si fanno i dispetti...per colpa di Lorenzo

L'asfalto lento ad asciugarsi di Sepang non sta creando solo qualche problema nella programmazione delle prove del Gran Premio. C'è il rischio infatti che le condizioni meteorologiche possano essere simili anche a fine novembre, quando la Yamaha tornerà qui a provare con Rossi e Vinales.

Ma perché la Yamaha, contrariamente al resto delle case, ha scelto la Malesia per l'ultima sessione di test del 2016 invece di Jerez come tutti gli altri?

La risposta, pare, risiede in una ripicca della Ducati che avendo riservato la pista il 23 e 24 novembre ha lasciato tutti gli avversari liberi di raggiungerla tranne la casa di Iwata, 'rea' di non aver liberato completamente Jorge Lorenzo che potrà provare a Valencia il 15 e 16 novembre ma non successivamente sul circuito andaluso.

"Questo asfalto che non asciuga rapidamente potrà essere un problema anche per i test invernali di Sepang - ha spiegato Davide Brivio - organizzare prove così lontano e poi riuscire a provare magari solo un giorno su tre non è molto simpatico".

"La MotoGP è uno sport,ma anche un business - aveva detto Lin Jarvis - Investiamo molti soldi e vogliamo rientrare dei nostri investimenti, come lo vogliono i nostri sponsor. Dall’Igna ha parlato di sportività, ma l’obiettivo di Ducati, come il nostro, non è quello di essere sportivi ma competitivi”.

Appunto.

 


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