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MotoGP, Dovizioso: "Il podio? Era semplice solo da fuori"

Il forlivese spiega: "Negli ultimi giri la gomma posteriore non aveva più grip", Barbera: "Ho dato tutto, ma non è bastato" 

Dovizioso: "Il podio? Era semplice solo da fuori"

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Ha cercato in ogni modo di salire sul podio, proprio come una settimana fa in Giappone, ma questa volta non c’è stato nulla da fare. Andrea Dovizioso deve accontentarsi del quarto posto in Australia, ma per lui il risultato è più che positivo. C’è stato un netto passo avanti rispetto alle ultime tappe europee e ora vuole la rivincita in Malesia.

Il podio sembrava alla portata.

Da fuori sì (sorride). Sono molto contento, perché questo quarto posto è più importante di quello che si pensi. La gestione della gara è stata positiva, dato che in altre faticavo, qua invece guadagnavo sia in frenata che in rettilineo. Sono stato preciso e questo mi aiutato ad arrivare a giocarmi il podio”.

Nel finale cosa è successo?

“Purtroppo negli ultimi giri ho mollato la presa, il posteriore è calato, ma penso di essere in un momento positivo, soprattutto dopo la gara dello scorso anno. La moto è sicuramente migliorata e questo mi fa ben sperare”

Cosa cambia rispetto a Motegi?

“Ho avuto le stesse conferme del Giappone, anche sul fronte gomme ci sono stati indizi positivi. Come detto, nelle ultime tornate lo pneumatico posteriore non aveva più grip e questo mi ha messo un po’ in difficoltà”.

Tra sette giorni ci sarà Sepang.

La Malesia è da sempre la mia pista preferita, l’asfalto è nuovo, però dovremo vedere se saremo competitivi o meno”.

Visti i risultati di Barbera, qualcuno si è chiesto perché non affidarsi a Pirro?

“Michele non poteva, era impegnato con i test a Valencia nel weekend della concomitanza in Giappone. Non avevamo nulla di importante da provare e quindi sono convinto sia corretta la scelta di Barbera”.

Sulla GP17 cosa ti ha detto Pirro?

“Niente (sorride), non ho avuto ancora modo di parlarci e non è il momento. Penso di essere soddisfatto dell’attuale situazione della Ducati, dato che siamo al top. Sono anche consapevole del fatto che ci sia del lavoro da fare, dato che manca qualcosa, però non è facile ottenerlo”.

In Australia Hector Barberà voleva il riscatto dopo Motegi. Il copione è stato identico, dato che a tre giri dalla conclusione è finito a terra.

E’ stata una gara difficile, perché ho potuto girare sull’asciutto solo nel warm-up di stamattina e quindi per me gli assetti in gara erano tutti nuovi. Dopo la partenza ho fatto una rimonta che mi ha portato a lottare nel gruppo di Redding e Petrucci per il settimo posto, ma a tre giri dal termine ho commesso un errore cercando di passare Miller: sono andato lungo, finendo sull’erba, e sono caduto”.

Purtroppo non è arrivato quel riscatto che speravi.

“Davvero un peccato, perché oggi ho cercato di dare tutto, ma non è stato sufficiente. Voglio ringraziare ancora una volta la Ducati, il mio team, Avintia Racing, e tutti quelli che mi hanno dato questa possibilità. Non ho avuto molta fortuna ma adesso devo guardare avanti e cercare di fare meglio nelle prossime due gare.”

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