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MotoGP, Dovizioso: l'obiettivo è scavalcare Pedrosa

"Solitamente Phillip Island non si adatta al mio stile, ma sono fiducioso". Barbera: "l'esperienza di Motegi mi aiuterà"

Dovizioso: l'obiettivo è scavalcare Pedrosa

Il rapporto tra Phillip Island e Andrea Dovizioso negli ultimi anni è stato tormentato, il forlivese non riesce a esprimersi al meglio sulla pista australiana. “Preferisco non ricordare la gara dello scorso anno, è stato un fine settimana difficile e frustrante” ricorda. L’unica sua vittoria sull’isola risale al 2004 in 125 e l’ultimo podio al 2011.

Questa pista non mi viene bene e c’è un motivo tecnico - spiega - Per il mio stile di guida, sono avvantaggiato quando si frena forte e si entra aggressivi in curva. Se a Phillip Island fai così sei solo più lento, serve scorrevolezza. Capita che in alcuni circuiti un pilota pare avvantaggiato e un altro meno”.

Nonostante tutto, quest’anno la storia potrebbe cambiare.

Sono contento di arrivare a Phillip Island in questo momento e in questo modo, dopo il podio a Motegi - continua - Un risultato del genere dà sempre fiducia, anche se la gara giapponese non ha fatto che darmi delle conferme. Sono sempre più convinto della direzione che bisognerà prendere per rendere la Ducati competitiva su tutte le piste”.

Però bisogna pensare anche a questa stagione e la Ducati si sta giocando nella classifica costruttori il 3° posto che occupa con un vantaggio di 36 punti sulla Suzuki.

Per esperienza, so che è difficile giudicare una moto dall’esterno - commenta il Dovi - Da quello che vedo, con la Suzuki si riesce a frenare forte e a entrare facilmente in curva. Però Vinales è un animale da gara eppure a volte fatica in quel frangente, segno che probabilmente c’è qualche limite. Quello che mi impressiona di Maverick è che riesce a fare dei buoni tempi anche quando le sue traiettorie non sono perfette”.

C’è però anche un altro spagnolo nel mirino di Andrea.

Uno dei miei obiettivi è riuscire a prendere il 5° posto nel Mondiale superando Dani Pedrosa”, ci sono 31 punti da recuperare.

Diversi invece gli obiettivi di Hector Barbera, che dopo Motegi ha un’altra occasione sulla Ducati GP16 ufficiale. Lo spagnolo vuole sfruttare l’esperienza maturata in Giappone per ben figurare in Australia.

Ora so come funzionano moto e squadra e voglio sfruttare questa seconda opportunità. Anche la pista mi piace molto - dice - Ho solo bisogno di conoscere meglio la GP16, mi servono più chilometri, ma il potenziale è alto: questa è una moto da podio”.

Dopo l’errore in gara in Giappone, meglio però mantenere la calma.

Lo sbaglio è stato mio - ammette - La posizione di partenza non era buona e ho voluto recuperare troppo in fretta. Così ho attaccato Pol Espargarò nel posto sbagliato e sono caduto. Senza quell’incidente, il 5° o il 6° posto sarebbero stati alla mia portata”.


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