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MotoGP, Dovizioso: sono 2° e non ho neanche rischiato

"Era troppo facile cadere. Le informazioni raccolte in questa gara sono molto importanti per il futuro"

Dovizioso: sono 2° e non ho neanche rischiato

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Chi va piano va sano e va lontano, ammesso e non concesso che andare piano voglia dire arrivare a meno di 3 secondi da Marquez al traguardo. La verità è che Dovizioso si è rivelato ancora una volta perfetto stratega per ottenere il massimo dalla sua Ducati a Motegi.

Sono molto contento, sia di questo fine settimana che della gara - esordisce Andrea - Non è stata una partenza facile, Valentino non è scattato bene e me lo sono trovato davanti, ho perso un po’ di tempo”.

Il forlivese allora ha raccolto le idee e fatto le sue mossi.

Andavo forte, ma senza aggredire - spiega - Su questa pista sono venute fuori le caratteristiche delle gomme Michelin: all’anteriore non c’era molto grip ed era facile bloccare la ruota anteriore in frenata. Non ho fatto sparate, sono riuscito a gestire bene la situazione guidando preciso. Mi sono tenuto sempre un po’ di margine, anche se non tanto”.

Le cadute di Lorenzo e Rossi poi l’hanno aiutato.

Valentino era più veloce di me, ma contro Jorge avevo delle buone carte da giocarmi - dice - Vedevo che non guidava sciolto come al solito, pensavo avesse qualche problema fisico, e non aveva nemmeno molto grip”.

Il secondo posto non è il solo lato positivo di questa domenica.

Gare come queste ti danno informazioni importanti, molto utili per il futuro - analizza - Oggi ho avuto la conferma dei nostri punti di forza e dei nostri limiti, quelli su cui dobbiamo lavorare per il prossimo anno. L’accelerazione della Ducati oggi mi ha aiutato, ma non siamo ancora abbastanza veloci a centro curva, l’ho notato seguendo Lorenzo. Quando si lasciano i freni, la Desmosedici non riesce a stringere in maniera ottimale la traiettoria e questo comportamento è peggiore quando manca aderenza”.

Il Dovi ha anche fatto i suoi complimenti a Marquez.

"La Honda a inizio stagione non era la migliore moto, Marc è riuscito a gestire il campionato alla perfezione e credo che per lui questo titolo si più importante dei primi due".

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