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MotoGP, Marquez vs Rossi: sfida all'ultimo punto

A Motegi primo match point per Marc che deve vincere e sperare che Valentino arrivi ultimo e Lorenzo fuori dal podio

Marquez vs Rossi: sfida all'ultimo punto

La palla ora è nelle mani di Marquez che a Motegi potrebbe già mettere a segno l’ace che gli consegnerebbe il titolo iridato della MotoGP. Dopo una stagione in cui ha dosato sapientemente neuroni e adrenalina, il piccolo diavolo arriva alla vigilia delle ultime quattro gare con un bottino di 52 punti di vantaggio su Valentino e la matematica gli concede la prima possibilità di chiudere i giochi.

Diciamolo subito, Marc in verità ha un solo risultato utile per lasciare il Giappone con il campionato già nelle sue mani. Innanzitutto dovrebbe vincere il Gran Premio e Rossi dovrebbe classificarsi 15° o non andare a punti. In questo modo lo spagnolo arriverebbe a supererebbe la soglia dei 75 punti sul Dottore, esattamente quello che gli serve.

Arrivare a 75, infatti non basterebbe: con tre gare ancora a disposizione, infatti, Valentino potrebbe pareggiare i conti e anche le vittorie. Sembra fantascienza, ma è la fredda legge della matematica.

Inoltre l’italiano non è l’unico pilota ancora in lizza per il titolo, anche Lorenzo distante 66 punti non è escluso dalla lotta. Quindi, Marquez, a Motegi, non dovrebbe guadagnare solo 24 punti su Rossi ma anche 10 su Jorge. Il maiorchino, quindi, in caso di vittoria del pilota Honda non dovrebbe salire sul podio.

Riassumiamo tutto con una semplice formula: Marquez può conquistare il titolo a Motegi solo se vince la gara, Rossi arriva 15° o non va a punti e Lorenzo arriva 4° o peggio.

Detto in altre parole, Marc non può contare solamente sulle proprie forze ma deve anche sperare in una debacle degli avversari diretti. I quali, da parte loro, non hanno nessuna intenzione di arrendersi ma al contrario vogliono vendere cara la pelle.

Anche perché Motegi apparterrà anche alla Honda, ma sia Yamaha che Ducati si sono sempre comportate bene e Marquez in MotoGP non ha mai vinto. Ci è riuscito invece Lorenzo nel 2009 e poi con una doppietta nel 2013 e nel 2014. Vola anche Pedrosa, per lui tre successi negli ultimi 5 anni, mentre Rossi manca dal gradino più alto del podio dal 2008.

Come ormai abitudine, ci saranno le gomme Michelin a rappresentare un punto interrogativo e poi il meteo, che spesso ha riservato imprevisti in Giappone.

Tante variabili, che neanche la calcolatrice più sofisticata può prevedere.

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