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MotoGP, Ciabatti: crisi Ducati? E' solo un problema di grip

Il manager tranquillizza i tifosi: la Rossa soffre sui circuiti a scarsa aderenza. Tre sono in Spagna...

Ciabatti: crisi Ducati? E' solo un problema di grip

Pochi sanno che una delle prime cose che Jorge Lorenzo controlla dopo le gare è la posizione della Ducati all'arrivo.

Una curiosità condivisibile e che non crea allarme alla casa di Borgo Panigale che pure negli ultimi Gran Premi non è andata benissimo, toccando il fondo proprio in occasione del GP di Aragon.

"La realtà – rivela Ciabatti – è che siamo in difficoltà sulle piste a scarsa aderenza, guarda caso i circuiti spagnoli. Abbiamo sofferto a Jerez, a Barcellona ed ora anche ad Aragon. Non c'è però alcun allarme sulle prestazioni della Desmosedici".

La vittoria di Iannone al Red Bull Ring in Austria non è stata dunque una illusione.

"Era uno degli obiettivi e lo abbiamo raggiunto - sottolinea il manager torinese - sembra una facile scusa ma la classifica non rispecchia il nostro reale potenziale. All'inizio della stagione abbiamo perso molti punti in alcune situazioni sfortunate (in Argentina Iannone tirò giù il compagno all'ultima curva mentre si giocavano la seconda posizione N.d.R.), ma più di una volta siamo stati al comando di una gara: ad Assen, al Sachsenring, naturalmente in Austria ed anche a Silverstone stavamo andando forte. Non abbiamo concretizzato, questo sì, ma non esiste alcun allarme tecnico o cose di questo genere".

Un problema però la Ducati quest'anno lo sta affrontando.

"Abbiamo iniziato l'anno con una moto progettata per un certo tipo di pneumatico che dall'Argentina in poi è stato tolto di produzione - ricorda Ciabatti - Purtroppo ad Aragon per esempio abbiamo sofferto di un problema di aderenza e di vibrazioni. Siamo partiti, dopo l'ottimo warm up di Andrea, pensando di poter stare con i primi e di poteri giocare una buona posizione, ma ad un certo punto entrambi i piloti non se la sono sentita di rischiare ed hanno rallentato vistosamente. Detto questo la Michelin si sta producendo in uno sforzo incredibile…".

E' così dall'inizio dell'anno. O meglio è così dal Gran Premio di Argentina. Come ricorderete in quella occasione la Michelin ritirò una allocazione di gomme dopo il desciappamento verificatosi in prova sulla Ducati di Scott Redding. I problemi della Rossa iniziarono da lì. Non è stata, questa, peraltro l'unica volta in cui la casa di Clermont ha 'fermato' delle sue coperture: è accaduto anche ad Aragon, ancorché solo su una 'serie' di gomme. Tutte quelle di un certo lotto sono state eliminate.

In fondo è lo scotto che la Michelin sta pagando, dopo anni di assenza, per poter rientrare allo stesso livello di competitività della Bridgestone.

Ed è forse per questo che nessuna delle case (finora) ha puntato l'indice sul fornitore del monogama. In fondo le competizioni servono per questo: per migliorare la 'razza'.

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