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SBK, Lausitzring: il Bello, il Brutto, il Cattivo

Mondiale incerto? Ci pensa Rea. De Angelis gode, Savadori spreca e Davies fa e disfa. Che tristi quelle tribune...

Lausitzring: il Bello, il Brutto, il Cattivo

Il decimo round della SBK andato in scena in Germania è stata un po' l'epitome dell'intera stagione sin qui disputata dai protagonisti delle derivate di serie. Da un lato si è confermato il grande cuore di Tom Sykes, dall'altro lato c'è il Johnny Rea dei giorni migliori. Nelle ultime 2 manches (la seconda di Laguna Seca e la prima sul Lausitzring) Sykes si era rifatto sotto riducendo il gap a sole 26 lunghezze. Rea però ha tirato fuori una prestazione maiuscola sotto la pioggia e -con il compagno a terra dopo poche curve di Gara2- ha rimesso le cose in chiaro.

Chi ha provato a tornare in partita è stata la Ducati: Davies ha fatto tutto bene fino al traguardo di Gara 1 poi, nella manche successiva, complice la pioggia mal digerita dalla Panigale del gallese, la speranza di un recupero sfuma con il sesto posto.

Pioggia che ha premiato l'esperienza di Alex De Angelis, che regala all'Aprilia ed a se stesso un podio da sogno. Incubi invece per Savadori caduto due volte quando era in lizza per il colpaccio e Giugliano, a terra quando era secondo in scia a Rea in Gara 2 tradito dall'aderenza precaria.

IL BELLO – Un anno fa ha rischiato la carriera (se non di peggio) nello schianto di Motegi in MotoGp. Da allora dolore, sacrifici e la nuova categoria. Alex De Angelis mostra quanto sia dura lottare contro il destino, a volte da incubo, ma se si ha passione, senso del sacrificio e bravura, si può sempre sperare di tornare a sognare e gioire. Ben fatto Alex!

IL BRUTTO – Vedere correre i piloti su moto "ballerine" causa asfalto non proprio levigato non è stato certo edificante. Se poi ci si aggiunge il contorno di tribune deserte e con pochi tifosi anche ad applaudire sotto al podio i contorni della gara tedesca assumono le sembianze di abbandono, rovina, tristezza. In poche parole: desolazione.

IL CATTIVO – Con precisione da cronometrista alle olimpiadi la pioggia cade e mette ansia agli organizzatori costretti a rimandare la partenza di Gara 2. Ecatombe di cadute e carrozzieri che ringraziano. Forse anche Giove Pluvio si era stancato della lunga sosta.

LA SORPRESA- Applausi per Xavi Forés per il terzo posto sul podio di Gara 2. Lo spagnolo regala una bella gioia al team Barni, forse ancora scottato per la maxi squalifica nel CIV. Ed applausi anche per Leon Camier che porta la MV F4 al miglior piazzamento stagionale, 4°. Certo la pioggia miete le sue vittime, ma non si dice che “la fortuna aiuta gli audaci”?

LA DELUSIONE – La caduta di Sykes in Gara 2 quando era secondo getta alle ortiche un possibile finale thrilling di mondiale. Peccato. E peccato anche per Giugliano, che sembrava poter dire la sua quanto meno per un altro podio. Tiratina d'orecchie anche a Lorenzo Savadori: tradito dall'asfalto anche lui e caduto due volte quando in entrambi i casi era in lizza per il primo podio mondiale. Ancora... Peccato!

LA CONFERMA – Quando il gioco si fa duro- e finchè il cambio della sua Ninja non si mette in testa pensieri- Rea... gioca. O meglio vince e mette tutti in riga. "Questo mondiale può solo perderlo" si dice spesso...

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