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SBK, Rea: "La vittoria più importante della mia carriera"

L'inglese: "Ieri ero con le spalle al muro", Sykes: "I giochi sono ancora aperti, tutto può cambiare, a giugno erano 71 i punti di distacco"

Rea: "La vittoria più importante della mia carriera"

Rea piglia tutto! Vince Gara2 e allunga nel Mondiale. Meglio di così non poteva andare la domenica dell’inglese, che al Lausitzring fa la danza della pioggia dominando sotto l’acqua tra le numerose cadute. Un successo che vede il britannico portare a quasi 50 punti il proprio vantaggio nei confronti di Sykes, vittima di una caduta che ha condizionato la sua corsa.

Hai riscattato nel modo migliore un sabato nero. Te lo aspettavi?

Penso sia la vittoria più importante della mia carriera, dato che dopo Laguna Seca e ieri siamo stati messi con le spalle al muro. Nel warm-up della mattina avevo la giusta confidenza con la moto, tanto che le modifiche al set-up hanno dato riscontri positivi”.

La pioggia ha però cambiato i piani.

Quando le prime gocce sono iniziate a cadere siamo stati costretti a cambiare completamente il setting. Partivo da una posizione dove avevo molto da guadagnare, ma allo stesso tempo anche da perdere. Ho cercato di attaccare, tenendo la testa bassa e rimanendo cauto fino alla bandiera a scacchi”.

Questa vittoria è di quelle che pesano.

“E’ un successo importante, credo che il merito sia tutto della squadra, che mi ha dato una moto molto competitiva sul bagnato, in particolare per quanto riguarda il setting. Hanno lavorato duramente, senza tralasciare un solo dettaglio”.

Il rovescio della medaglia in casa Kawasaki è rappresentato da Tom Sykes. Se ieri il britannico aveva riaperto il Mondiale, la caduta odierna ha visto mandare in fumo quanto di buono fatto sabato. Alla fine il 66 deve accontentarsi del dodicesimo posto davanti a Vizziello e un gap dalla vetta che arriva a 47 lunghezze.

In quelle condizioni era molto facile sbagliare.

“Credo sia stato un mio errore, purtroppo la moto non aveva il setting ideale, inoltre ho cercato di spingere oltre il limite finendo a terra. Dobbiamo lavorare di più sul set-up da bagnato, dato che in queste condizioni non è la prima volta che soffriamo. Possiamo sicuramente riuscirci, in modo da essere più competitivi e riuscire a vincere altre gare”.

Questa caduta pesa come un macigno. Adesso hai 47 lunghezze da recuperare.

“In ogni gara può succedere di tutto, perché la situazione cambia velocemente. Ieri avevo 26 punti, oggi invece sono già 47, però è anche vero che tre gare fa erano addirittura 71. I giochi non sono chiusi, c’è ancora Magny-Cours, Jerez e Doha”.   

    


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