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MotoGP, Marquez: Fino a quando perdo pochi punti non è un problema

Mentre sul soprasso Rossi-Lorenzo che ha infiammato il post gara di Misano: "Aggressivo, ma normale"

Marquez: Fino a quando perdo pochi punti non è un problema

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di Gianmaria Rosati

Non è la domenica che si aspettava. Una giornata amara quella di Misano per Marc Marquez, che ha indossato l’abito da ragioniere giocando sulla difensiva per limitare i danni. Dopo le qualifiche aveva lanciato l’assalto al gradino più alto, ma gli sono bastate poche tornate per accantonare questa idee e accontentarsi del quarto posto. Una mano gliel’ha sicuramente data Daniel Pedrosa, togliendo punti preziosi a Rossi nella rincorsa al titolo.

Una domenica in cui sei stato calcolatore.

“Prima di correre a Misano mi aspettavo di perdere più punti, alla fine sono solo sette e questa è la cosa importante. In questo campionato è fondamentale essere costanti. Avremo altre occasioni per andare oltre il limite, oggi occorreva gestire”.

Quanto ti preoccupa terminare nuovamente dietro a Valentino?

 “E’ normale, nel senso che sia lui che Jorge sono obbligati a rischiare e stare davanti. A Silverstone ho avuto una grande occasione per arrivare davanti ad entrambi, ma ho fatto un errore, mentre oggi ero più lento. Rimane il fatto che, fino quando cedo tre o sette punti non è un problema, mentre lo sarebbe stato se oggi lui avesse vinto ed io fossi arrivato quarto. Abbiamo ancora 43 punti da gestire”.

Pedrosa è stato di grande aiuto quest’oggi.

“La vittoria di Dani è importante per la mia classifica, ma non solo. Per esempio questo è stato il primo fine settimana in cui ho potuto rapportare i miei dati con i suoi, vista la sua velocità sin dalle prime prove. Credo sia positivo anche per il team. Se Dani fosse finito secondo e quindi tra me e Valentino sarebbe stato un problema, ma oggi ha avuto una grande giornata riuscendo a raggiungere la testa dalle retrovie e vincendo in solitaria”.

Analizzando più nel dettaglio la gara, il fattore gomme rimane d’attualità anche in casa del capoclassifica.

“Oggi riguardo alle gomme possiamo dire di aver scelto la giusta mescola ma la nuova carcassa portata da Michelin è stata il problema principale di tutto il weekend. Non sono mai riuscito a trovare la giusta confidenza e nemmeno il limite. Ho guidato come nelle fp4, mentre gli altri sono stati molto più veloci, specie Dani”.

Ad un certo punto sembrava avessi qualcosa di più rispetto a Jorge.

“In una parte della corsa sono stato performante riuscendo ad avvicinare Lorenzo, ma poi ho cominciato a capire che se avessi continuato con quello stile avrei avuto più possibilità di cadere che di cogliere il podio. Così ho deciso di mantenere la quarta posizione. Riceviamo nuovi tipi di pneumatici ogni gara; in un circuito puoi ricevere un distacco di dieci secondi ed in un altro vincere con gli stessi secondi di vantaggio”.

Cosa pensi del sorpasso di Rossi su Lorenzo?

Valentino era molto interno alla curva, per me è un sorpasso aggressivo ma normale. Quando corri sulla pista di casa cerchi di dare di più, inoltre sapeva che Jorge aveva un ottimo passo e così ha cercato di passare subito”.

Adesso si pensa già ad Aragon?

 “E’ un circuito che meglio si adatta al mio stile di guida. Non voglio mettermi pressione, ma penso che potremmo raggiungere un migliore risultato”.

Foto: Costantino Di Domenico

 

     

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