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MotoGP, Dovizioso: "E' irrealistico pensare ora a una vittoria"

Michele Pirro, settimo al traguardo dietro al forlivese, svela: "Stamani avevo il passo per potermi giocare il podio"

Dovizioso: "E' irrealistico pensare ora a una vittoria"

Un weekend nettamente al di sotto alle aspettative quello di Misano in casa Ducati, costretta a rincorrere per tutto l’arco della gara. Il dato impressionante sono i quasi venti secondi incassati dalla Honda di Daniel Pedrosa a fine gara Un passo indietro evidente a conferma della scarsa competitività della GP16 sul tracciato intitolato a Marco Simoncelli. Dovizioso non utilizza troppi giri di parole.

“Non è andata come speravo, infatti abbiamo rimediato troppo distacco. Avevo la giusta confidenza, però c’erano troppi limiti. Quando capita una gara veloce come oggi soffriamo. purtroppo in frenata e percorrenza fatico troppo, come se non bastasse non sono riuscito a essere fluido nella guida”.

Eppure non sembravate così distanti al venerdì.

“Abbiamo una base buona per lottare con i primi, però ci sono tante variabili che subentrano, specialmente in gara, sia per quanto riguarda le gomme e l’intensità che ci mette il pilota. Già dai primi giri ho capito che perdevo troppo, mentre recuperavo qualcosa solo nel T3. In seguito inizi ad adottare uno stile aggressivo che non aiuta più di tanto”.

Pirro ha detto che potevate giocarvi il podio dopo il warm-up.  

Non penso potessimo puntare al podio. Il suo è un discorso ottimista, ma solo la gara dice la verità. Un esempio è Pedrosa, chi mai l’avrebbe detto? Ogni pilota lavora in modo diverso e soltanto la domenica pomeriggio si è consapevoli di quello che è il vero potenziale”.

Alla prova del nove manchi solo tu.  

Alla vittoria ci credo e continuo sempre a spingere al massimo, bisogna però guardare in faccia alla realtà e ammettere i limiti, perché è inutile pensare a certe vittorie. Quando accusi un distacco come quello odierno bisogna riflettere. I nostri avversari sono al top, perché solo quando sei a posto puoi vincere in MotoGP.  Mi dispiace, ma cerco sempre di tenere i piedi a terra in questi discorsi, poi è anche vero che nelle moto può tutto succedere”.

Alle spalle del forlivese Michele Pirro. Un settimo posto misto gioia e amarezza per il pugliese, che ha preceduto Crutchlow e Pol Espargrò.

“È stata una gara molto veloce, con dei tempi incredibili. Sono felice per come ho guidato, ma soprattutto per aver evitato errori ed eventuali danni. Purtroppo l’unico rammarico è stata la mia partenza, che ha compromesso la corsa, potendo stare più vicino a Dovi e Vinales. È stata una grande opportunità, soprattutto per capire cosa c’è da migliorare in vista del 2017”.

Cosa hai imparato dopo questo weekend?

“Ho utilizzato le moto di Iannone, cercando affinare alcune componenti, concentrandoci anche sull’elettronica. Avevo bisogno di fare chilometri, raccogliere informazioni, inoltre stare vicino ai top rider aiuta a capire cosa serve per compiere un passo avanti”.

La scelta della gomma anche oggi è stata un rebus.

“Esatto, non era facile capire quale fosse la decisione giusta. Ho lavorato sempre con la stessa, per evitare di creare confusione, concentrandomi sull’adattamento degli pneumatici, piuttosto che provarne delle nuove”.

La Ducati oggi ha sofferto più di quanto si aspettasse.

“Nel tratto veloce ero uno dei migliori, questo vuol dire che la moto ha pregi e difetti. Avere una moto perfetta in ogni parte della pista è molto complicato, purtroppo soffriamo in accelerazione e questo è abbastanza evidente. Bastavano due o tre decimi di passo per fare un’altra gara”.

Che sensazioni avevi prima della gara?

“Misano è un circuito particolare, le temperature alte del pomeriggio non hanno aiutato, infatti stamani era diversa la situazione. Perdendo di grip aumenta il gap dai rivali, infatti al mattino ero convinto di avere il passo per arrivare sul podio con Dovizioso. In seguito è poi difficile recuperare sfruttando l’accelerazione”.

Foto: Costantino Di Domenico

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