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MotoGP, Pedrosa, the Revenant, trionfa a Misano

Secondo Rossi davanti a Lorenzo, giù dal podio Marquez, quinto Vinales seguito da Dovizioso e Pirro, nella top ten anche Aprilia

Pedrosa, the Revenant, trionfa a Misano

È rimasto nascosto, lavorando sul passo già dal venerdì. Ieri ha dovuto addirittura accontentarsi dell’ottava casella in griglia, ma lui aveva tutto sotto controllo. La scelta della morbida prima del via all’anteriore è stata quella vincente per Daniel Pedrosa. Analitico, freddo, inarrendevole: ci sono questi tre ingredienti nel trionfo dello spagnolo a Misano.

Come un diesel l’alfiere Honda, che è emerso sulla lunga distanza, mettendosi prima dietro Dovizioso e Vinales, per poi infilare magistralmente Marquez e Lorenzo. A nove giri dalla conclusione l’attacco a Rossi, che aveva dominato la corsa fino a quel momento. Il Dottore ha provato a difendersi coi denti, ma per lui non c’è stato nulla da fare. Pedrosa ha un altro ritmo, quello che gli serve per tornare sul gradino più alto del podio dopo Sepang. E’ l’ottavo vincitore diverso consecutivo in questo 2016: “Sono davvero felice per questo risultato, perché arrivavo da un periodo difficile – ha spiegato il 26 – ho avuto un passo regolare, dimostrando di essere competitivo per tutto il weekend”.  Con questo risultato l’iberico eguaglia le 52 vittorie di Phil Read. È dal 2002 che vince almeno una gara all’anno.

Valentino deve invece accontentarsi del secondo posto. Il suo volto a fine gara è l’emblema di colui che ha dato tutto: “Ho cercato di dare il massimo per stare davanti a Marquez e Lorenzo – ha commentato il 46 - purtroppo con Daniel non c’è stato nulla da fare. Aveva un altro passo ed era impossibile tenergli testa.”

Sul podio di Misano c’è anche Jorge Lorenzo, scattato dalla pole. Nemmeno lui è riuscito a contrastare Pedrosa e Rossi: “Daniel e Valentino avevano un passo più veloce rispetto al mio – ha ammesso - sono felice per Dani perché ha attraversato un periodo difficile e questo è un grande giorno per lui.”

Chi resta giù dal podio è Marc Marquez, costretto ad accontentarsi del quarto posto, soffrendo in particolare nella seconda parte di gara. Seguono Vinales, Dovizioso e Pirro. Nella top ten anche Pol Espargarò, Crutchlow e l’Aprilia di Bautista.  

LA CRONACA – Sulla griglia la maggior parte dei piloti si affida alla gomma media, sia all’anteriore che al posteriore, mentre Marquez e Vinales decidono di puntare sulla dura all’anteriore, Pedrosa la morbida. Allo spegnimento dei semafori Lorenzo è una fionda, mantenendo la propria posizione davanti a Rossi e Vinales. Dietro Dovizioso passa Marquez, relegandolo in quinta posizione. Lo spagnolo ha fretta e al giro seguente trova il varco per infilare la GP16 con il numero quattro alla prima curva dopo il traguardo.

Lorenzo prova a scappare, ma Rossi è incollato alla carena del 46 come un francobollo. Al secondo giro trova lo spazio per infilare il compagno e balzare in testa alla corsa. Marquez intanto annulla il gap da Vinales, mettendosi negli scarichi del connazionale. Dietro di lui Dovizioso continua a fare sentire la propria pressione.

Al terzo passaggio Rossi sigla il tempo record di 1’33”6, mettendo mezzo secondo tra la sua Yamaha e quella del 99. Marquez infila invece Vinales, agganciando il terzo posto. Ci sono però quasi due secondi da colmare nei confronti del Dottore. Anche Dovizioso e Pedrosa ne approfittano, tanto che Vinales scende in sesta posizione davanti a Crutchlow. Pirro è ottavo seguito dai fratelli Aleix e Pol Espargarò.

Quando ci sono ancora 21 giri da compiere, Rossi ha otto decimi di vantaggio su Lorenzo, mentre sono sette quelli del 99 su Marquez. L’alfiere Honda ha una marcia in più, dimostrandosi due decimi più veloce all’ultimo passaggio. Nelle retrovie da registrare la caduta di Lowes.

Con Rossi che prova a fuggire, dietro Marquez ha annullato il gap da Lorenzo. Li dividono soli due decimi. Il 99 risulta invece quattro decimi più lento rispetto a Valentino e Marc. Lo spagnolo della Yamaha risponde a 19 giri, stampando un 1’33” basso, proprio come i due avversari.

Dietro il trio di testa risale anche Daniel Pedrosa, portandosi a un solo secondo dal compagno di squadra. Intanto Valentino continua a comandare con nove decimi nei confronti di Lorenzo, seguito da Marquez e un Pedrosa più veloce di ben tre decimi in confronto al 93. A quindici giri dalla fine ecco l’attacco a Marc, diventando terzo.

La Honda numero 26 è incontenibile, perché nel mirino dello spagnolo c’è la Yamaha 99.  Viaggia addirittura sotto il ’33 Pedrosa, infilando Jorge . Per lui c’è soltanto Rossi a separarlo dal gradino più alto del podio. Dietro c’è da registrare la caduta di Aleix Espargarò.

A dieci giri dal termine ci sono solo tre decimi tra Valentino e Daniel. È praticamente incollato al Dottore lo spagnolo, che tenta coi denti di difendere la propria leadership dal rivale.  Alla curva del Rio ecco l’attacco vincente nei confronti del rivale.

Pedrosa si prende il comando della gara con Rossi che accusa a quattro decimi dall’iberico. Lorenzo è terzo, poi Marquez, Vinales, Dovizioso e Pirro. Nella top ten c’è anche l’Aprilia di Bautista. Per Daniel la gara è scritta, perché a Misano ottiene il primo trionfo del 2016 davanti a Rossi e Lorenzo con Marquez quarto.  

Foto: Costantino Di Domenico


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