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MotoGP, Marquez: 53 punti? molti ma non abbastanza

"Questo podio è oro per il campionato. Dovrò gestire il vantaggio, non potrò puntare sempre alla vittoria"

Marquez: 53 punti? molti ma non abbastanza

Il Marquez versione 2016 è semplicemente una macchina da guerra, implacabile come il miglior Schwarzenegger, a prova di proiettile come Robocop, gli manca solo il mantello per trasformarsi in Superman. A Brno ha sbagliato la scelta delle gomme (come la maggior parte dei piloti) ma è riuscito  gestire la situazione, a salire sul podio e ad aumentare il distacco in classifica dal suo più diretto inseguitore.

Non ho scelto la migliore strategia oggi - ammette - pensavo che dopo una decina di giri ci saremmo fermati per cambiare gomme e invece la pista non si è mai asciugata. Allora ho pensato solo a gestire le gomme, sono stato dietro alle Ducati, cercavo l’asfalto bagnato”.

Fino a poco prima della fine.

Quando Crutchlow e Valentino mi hanno passato ho visto che montavano la gomma dura - continua - Non potevo seguirli, ma ho spinto per salire sul podio e questo risultato è oro per il campionato”.

Nonostante fosse competitivo sull’asciutto, Marc ammette che il bagnato lo ha aiutato.

Non fosse piovuto, sarebbe stato difficile per me lottare con Lorenzo, invece ho allungato in classifica su di lui e perso solo quattro punti da Rossi - spiega - Ad Assen sotto l’acqua non mi ero trovato bene, in Germania era andata un po’ meglio e qui siamo riusciti a sistemare ancora meglio la moto per queste condizioni”.

Il vantaggio ora è di 53 punti, che a 7 gare dalla fine significa una seria ipoteca sul titolo.

Sono tanti, non li puoi perdere in due gare, ma bisognerà vedere come gestirli - dice - La cosa più importante è che mi sento forte in ogni condizione, lo ero anche qui sull’asciutto e non è la migliore pista per il mio stile di guida. Detto questo, so che può succedere ancora di tutto, ho un buon vantaggio ma non è sufficiente”.

Resta il fatto che Marquez riesce a sfruttare al meglio la sua Honda.

Non è cambiata tanto dal primo GP in Qatar, anzi è quasi la stessa - sottolinea - Qui a Brno mi hanno dato una mano le nuove ali, ma in Austria non funzionavano. So che arriveranno circuiti più favorevoli e altri più difficili, ma non potrò sempre cercare di vincere.

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