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MotoGP, Marquez: Sono quasi caduto, ma io la moto non la mollo mai

Manovra spettacolare del 93 in FP2 alla curva 13, Pedrosa: "Un passo avanti rispetto all'Austria"

Marquez: Sono quasi caduto, ma io la moto non la mollo mai

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La guida al limite è senza dubbio il suo tratto distintivo. Marc Marquez negli anni ci ha appassionato con manovre che tengono gli appassionati con il fiato in gola. Era già successo nel 2014, proprio qua a Brno, è capitato  due anni dopo, in FP2 alla curva 13.

Allo spagnolo sfugge l’anteriore della Honda, ma lui non ne vuole proprio sapere di lasciarla andare, tanto da compiere una manovra al limite e ritornare in sella. Chapeau, verrebbe da dire. Il capolavoro dell’iberico conquista i riflettori della seconda sessione di libere, a tal punto da far passare in secondo piano il suo migliore tempo davanti a Ducati e Yamaha.

Sembra essere un segno del destino.

Era il 2014 se non ricordo male, in quell’occasione avevo un’inclinazione di circa 68 gradi, questa volta invece di 67-67.5. Ho perso l’anteriore e ho dovuto fare in modo di tenerlo. Quando sono rientrato ai box ero abbastanza eccitato. Questo significa che eravamo al limite. Dobbiamo lavorare per fare qualcosa di più, cercando di spingere al massimo e compiere un passo avanti. Brno non è uno dei migliori circuiti, però dobbiamo provarci”.

Pensavi di essere a terra?

Quanto ho perso l’anteriore credevo di essere a terra, invece ho cercato di tenere la moto, dato che non  lalascio mai andare. Sono stato abbastanza fortunato, perchè l’anteriore era praticamente a contatto con l'asfalto. Spero di non ripeterlo durante la gara”.

Sei primo a fine giornata. Cosa manca ancora?

“In Austria al venerdì ero decimo. Oggi sono primo ma non è la mia vera posizione. Dobbiamo migliorare con le gomme usate per avere un passo più veloce, dato che anche Iannone e Vinales sono competitivi. Perdiamo qualcosa in accelerazione, dovremo quindi compiere un passo avanti in alcuni tratti, soprattutto in staccata.”    

Più volte quest’oggi la direzione gara ha punito il taglio all’ultima curva.

“Penso fosse chiaro solo nel pomeriggio. Devo chiedere alla safety commission per avere ulteriori informazione in modo da capire quale sia il punto migliore per affrontare la curva”.

Giornata amara in casa Honda per Daniel Pedrosa, in ombra sia al mattino che al pomeriggio. Lo spagnolo archivia il venerdì col decimo tempo in FP2, alle spalle di Vinales.

Questa mattina ho lavorato sul telaio, al pomeriggio invece mi sono concentrato su un altro. Domani cercheremo di prendere la scelta migliore tra i due. Non è il risultato che aspettavo, però non siamo così distanti dai quelli che mi precedono”.

Cosa serve per domani?

“Dovremo lavorare anche sul setting, dato che ci sono due possibilità, cercando di migliorare. L’ultimo giro è stato il più veloce ed è da lì che dobbiamo ripartire”.

Come ti trovi con le gomme portate da Michelin?

Ho sensazioni positive, con gli altri pneumatici la situazione era  molto più critica, soprattutto al centro. Adesso invece è diverso”.

Non hai pensato all’utilizzo delle alette?

“Non mi piacciono, soltanto in Austria le ho usate”.

Rispetto a una settimana fa cosa cambia?

“Penso che qua a Brno sia meglio rispetto all’Austria, di certo abbiamo bisogno di lavorare per essere vicino ai primi”.  

 

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