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MotoGP, Petrucci: "Voglio meritarmi una Ducati ufficiale"

L'alfiere Pramac ammette: "La GP16 molto più potente, perchè il motore senza chilometri fa la differenza in gara"

Petrucci: "Voglio meritarmi una Ducati ufficiale"

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Il weekend di Brno deve ancora iniziare, ma Danilo Petrucci è consapevole che sarà già in rimonta, perché l’incidente con Laverty è costato all’alfiere Pramac l’arretramento di tre posizioni in griglia. Lui però non vuole gettare la spugna, pronto a rimediare alla gara del Red Bull Ring e pensando anche al futuro.

In Austria non è andata secondo i piani.

“La nostra moto non era né carne né pesce, infatti abbiamo sofferto quello. Per fortuna abbiamo preso alcuni punti, peccato per la penalizzazione, ma voglio riscattarmi, a partire dalle qualifiche. Settimana scorsa ho fatto alcuni errori, pagandoli ed innervosendomi, era diverso tempo che non capitava. Nonostante avessi il passo di Scott è servito a poco, perché se finisci 5-6 volte fuori pista, condizioni poi la prestazione”.

Adesso c’è già l’occasione per riscattarsi.

A Brno voglio rimanere concentrato, perché da adesso in poi conteranno i risultati per il prossimo anno e voglio convincere più persone a darmi la moto ufficiale per il 2017”.

 Cosa intendi per moto ufficiale?

“La moto uguale a Lorenzo e Dovizioso del prossimo anno. Credo  che ce ne sia solo una disponibile, dipenderà dai risultati, però questo non cambierà quello che dovrò fare”.

Tu sei fiducioso?

L’Austria è stata l’unica gara in cui Scott Redding mi è stato davanti in qualifica e gara. Mi auguro che i risultati degli anni precedenti, che sono stati addirittura meglio di quelli di Iannone con la moto ufficiale, vengano tenuti in considerazione, cercando di fare ancora di più”.

Cosa cambia a livello di motore?

“La Ducati ufficiale può fare affidamento su motori nuovi senza chilometraggio, a differenza dei nostri che sono rigenerati, ma già utilizzati. La differenza stai nei decimi durante la gara, che poi alla fine emergono in modo evidente. Da un punto di vista tecnico non saprei dire cosa cambia, ma basta vedere le velocità per capire che sono più veloci. Ovviamente giù il cappello per il lavoro svolto da Gigi, però la nostra moto non è a livello di quella ufficiale”.

Sarà soltanto la classifica a decretare chi se la meriterà?

“È il mio pensiero, credo che la classifica sia l’unico criterio”.

Il prossimo anno c’è Lorenzo. Non pensi che l’innesto di Jorge possa essere un ulteriore ostacolo?

“Sicuramente Ducati sarà abbastanza impegnata il prossimo anno. Di sicuro vorranno cercare di fare una moto con un motore potente, puntando su un telaio che si adatti a Lorenzo, così come il bilanciamento. Credo che il prossimo anno l’obiettivo sia quello di vincere il Mondiale con Jorge, dopo aver vinto la prima gara nel 2016. Speravo di essere io tra Assen e Sachsenring, però non ci sono riuscito. Di sicuro aver preso Lorenzo è stata una scelta giusta per ambire al titolo”.   

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