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MotoGP, QP: Iannone, Rossi, Dovizioso: è tris tricolore in Austria

Andrea regala la pole a Belen, quarto Lorenzo davanti a Marquez e Vinales, dodicesimo Pedrosa

QP: Iannone, Rossi, Dovizioso: è tris tricolore in Austria

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Sembrava scritto, scontato, ma tutto si è rivelato più complicato del previsto. Già, perché se fino alle FP4 le Ducati avevano dimostrato di non avere rivali, nelle qualifiche le carte si sono mischiate, con il ruggito da parte delle Yamaha.

Rossi e Lorenzo hanno provato a mettere in discussione il dominio delle Rosse e per poco non riescono nell’impresa. L’impresa la fa invece Andrea Iannone, che al Red Bull Ring conquista la seconda pole in carriera dopo quella dello scorso anno al Mugello. Ha aspettato l’ultimo tentativo il pilota di Vasto per piazzare l’affondo decisivo e bloccare il cronometro sul tempo di 1’23”142, scatenando la gioia al box Ducati, dove tra l’altro è anche presente l’amica showgirl Belen Rodriguez.

Iannone si alza sulla GP16 con la breccia al cielo, mostrando la propria soddisfazione: “La qualifica è sempre molto complicata – ha spiegato l’alfiere di Borgo Panigale – ma siamo riusciti ad essere veloci. Riesco inoltre a guidare con più facilità, dato che non avverto dolore alla costole. La pole è stata incredibile – ha aggiunto - tra l’altro dopo il primo giro ero nervoso per aver commesso un errore, ma anche convinto di poter fare meglio e così è stato ”.

Una prima casella ottenuta soltanto all’ultimo tentativo, scalzando dalla vetta Valentino Rossi (+0.147). Inarrendevole il 46, con un T3 e T4 da brivido. L’unica difficoltà è stata nel secondo settore, punto ancora da migliorare per l’alfiere Yamaha. Rossi però convinto: “Abbiamo un buon bilanciamento – ha commentato – credo sia stato compiuto uno step importante nei confronti delle Ducati. Sono contento – ha aggiunto - perché essere tra loro due è fantastico. Forse soffro un po’ troppo in accelerazione per quanto riguarda il secondo settore, però siamo sulla giusta strada.”

La prima fila del Gran Premio d’Austria vede brillare il tricolore, perché in terza posizione c’è anche Andrea Dovizioso. Soltanto nove i millesimi che lo hanno separato da Rossi.  Nel volto del forlivese rimane un pizzico di amarezza: “E’ una figata vedere tre italiani davanti – ha spiegato – il Red Bull Ring è una pista difficile per fare il giro lanciato, di conseguenza dispiace non essere in pole. Adesso quello che conta è chi ha lavorato meglio sul passo gara per domenica”.

I tempi sono ristretti, perché in sette decimi ci sono ben dieci piloti. Nelle qualifiche del sabato pomeriggio è arrivata anche la reazione di Jorge Lorenzo. Il maiorchino deve accontentarsi della quarta casella, a soli 63 millesimi dalla Ducati numero quattro. Al suo fianco Marc Marquez (+0.333), di nuovo in sella alla Honda dopo la caduta rimediata nella FP3 del mattino. Lo spagnolo accusa tre decimi dalla vetta con Vinales (+0.442) e la Suzuki che chiudono la seconda fila.

Se Petrucci ha mancato l’appuntamento con la Q2, ci ha pensato Scott Redding ha tenere i colori alti in casa Pramac. L’inglese è ottavo, preceduto di 13 millesimi dalla Honda LCR di Cal Crutchlow. Soffre invece quella ufficiale, con Daniel Pedrosa che non riesce ad andare oltre il dodicesimo posto.  

 

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