Le vacanze non servono solo per riposarsi o, nel caso dei piloti, per allenarsi. A freddo si riflette meglio su errori e occasioni perse, come è successo a Valentino che si prepara al rush finale misurando la distanza - grande - che lo separa da Marquez.
“Ci ho ripensato con amarezza, ho buttato via un sacco di punti - ammette Rossi nel giovedì al Red Bull Ring - E’ un peccato, ma è inutile piangere sul latte versato”.
Allora guardiamo avanti, servono almeno 59 punti in 9 gare…
“La distanza da Marquez è quasi impossibile da colmare, ma io non mi arrendo. Manca ancora metà stagione e fino all’ultimo GP non è finita”.
Cosa serve?
“Voglio essere più costante, salire più volte sul podio e portare a casa più punti di quanto abbia fatto nella prima metà del campionato”.
Partendo dal Red Bull Ring, sei l’unico che ha già corso qui…
“Da una parte è una soddisfazione avere alle spalle una carriera così lunga e per la maggior parta ad alto livello. Però, preferirei non avere corso qui e avere 10 anni in meno… cambiare non si può e mi tengo i miei 37, ancora per poco (ride)”.
Che tipo di pista è per la Yamaha?
“Non la migliore, perché si passa molto tempo a gas spalancato e la velocità massima non è il punto di forza della M1. Però abbiamo fatto solo dei test, la gara è un’altra cosa. Inoltre ci sono due cose da capire”.
Quali?
“Innanzitutto come si comporteranno le nuove gomme preparate da Michelin, con quelle dei test non si riusciva a finire la gara. Gli pneumatici quest’anno hanno fatto spesso la differenza”.
E la seconda?
“Capire come vanno le Honda e Marquez. Secondo saranno a un livello simile al nostro, ma bisogna vedere se uguale, migliore o peggiore”.