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MotoGP, Al Red Bull Ring la Ducati può fare il gioco Yamaha

Lorenzo e Rossi chiamati a recuperare: "Non sarà facile, l'ideale sarebbe mettere fra noi e la Honda la Desmosedici"

Al Red Bull Ring la Ducati può fare il gioco Yamaha

La campanella è tornata a suonare e per i piloti è giunto il momento di salire nuovamente in sella alle moto. Si riparte dall’Austria, che torna nel motomondiale dopo ben 19 anni di assenza. In attesa che venerdì mattina si accendano i motori, nel pomeriggio del giovedì spazio alla tradizionale conferenza stampa.

I riflettori sono tutti puntati su Marc Marquez, lanciato più che mai verso il titolo iridato, ancora di più dopo il successo nell’ultimo round del Sachsenring.  

ATTESA – Il leader del Mondiale scalpita: “Sono impaziente di tornare in pista – ha detto il 93 - dovremo lavorare subito per  puntare podio. In alcuni tratti potremo essere veloci – ha aggiunto - in altri forse no”. Niente test per l’alfiere Honda: “Ho avuto modo di conoscerlo con la stradale –ha detto - abbiamo una base di elettronica grazie ai test effettuati da Cal. Non pensavo fosse così veloce

PAUSA RIGENERATIVA – Dopo il Sachsenring Jorge Lorenzo punta a invertire la rotta:La pausa è stata utile per staccare la spina – ha commentato il 99 - purtroppo le ultime gare sono state difficili, però bisogna sempre fare qualcosa di più per rimanere nelle posizioni di vertice. Abbiamo dimostrato fino a Barcellona di  essere competitivi e vogliamo ripartire”. 

TOUR DE FORCE – Il Motomondiale riparte con quattro gare ravvicinate. Un calendario che piace a Valentino Rossi: “Da domani affronteremo 4 gare in 5 settimane – ha detto il 46 -forse è meglio così, anziché avere delle pause lunghe come dopo Barcellona”. Mentre sul circuito del Red Bull Ring: “Penso che la pista sia veloce – ha analizzato - di conseguenza potrebbe essere diversa dalle altre. Tra me e Marquez c’è un divario importante, però bisogna rimanere concentrati, ma soprattutto essere costanti”.

AMARCORD - Rossi ricorda le esperienze passate in Austria, dove colse il primo podio in carriera: “Nel ‘96 arrivai alla gara dopo alcune buone prestazioni. Feci una gran bagarre con Martinez e centrai il podio. Nel 97 sfiorai la vittoria, ma Ueda mi sconfisse per soli 4 millesimi”.

VOLTARE PAGINA – In Austria anche Daniel Pedrosa vuole recitare una parte da protagonista: “E’ un tracciato impressionante, l’abbiamo conosciuto con la moto stradale – ha commentato –questa pista di può dividere in due parti: la prima dritta, mentre la seconda più scorrevole”. Pedrosa non scorda l’incognita gomme: “Cercheremo di lavorare anche sugli pneumatici – ha aggiunto - in questa prima parte di stagione abbiamo sofferto, però ora voglio essere positivo e puntare a migliorarmi”.

PRETATTICA - I favori della vigilia sono tutti per la Ducati. Iannone e Dovizioso hanno infatti dimostrato di essere imprendibile nei test di luglio. Dovi preferisce però essere cauto: “La moto è molto competitiva, soprattutto in rettilineo, infatti nei test i piloti Ducati si sono rivelati veloci – ha detto l’alfiere di Borgo Panigale - ovviamente ci sono anche gli avversari, inoltre la gara è diversa, perché ogni minimo dettaglio può fare la differenza”. Dovi non sottovaluta gli pneumatici: “Le gomme giocheranno un ruolo fondamentale, di conseguenza dovremo vedere ogni aspetto”. Pressione? “C’è sempre, anche se sarà il mio 250° GP. Io continuioa guardare sempre avanti”.

FAMIGLIA ALLARGATA - Dopo il Sachsenring Cal Crutchlow è diventato papà: “E’ nata la nostra figlia Willow, l’esperienza più bella della mia vita” – ha dichiarato il britannico della Honda LCR. L’inglese traccia un bilancio di questa prima parte appena conclusa: “Ero deluso dalla prestazione di Assen, ma siamo riusciti ad avere la rivincita in Germania. Ho voluto seguire Dovi, rientrando tardi, ma terminando comunque sul podio”. L’Austria non sembra andargli a genio: “Questo weekend sarà più complicato, ma voglio provarci, dato che abbiamo lavorato soprattutto sull’elettronica e in staccata”.

SICUREZZA: La novità dell’ultima ora è senza dubbio la modifica alla curva 10, ridotta da 13 a 10 metri. Marquez sposa la novità: “Ci sarà questo piccolo miglioramento per quanto riguarda la sicurezza, con ulteriore spazio tra pista e muro”. Secondo Lorenzo c’è ancora molto da fare: “Non cambia molto, andremo soltanto più lenti. Per la Moto3 sarà difficile capire dov’è il limite”. Mentre Rossi: “Ne abbiamo discusso prima dei test. Quando sono salito in moto l’ho trovata diversa – ha svelato - infatti dissi ad Uncini che secondo me non era necessario cambiarla. Rimane comunque una pista veloce, dove ci sono alcuni tratti pericolosi tipo la curva 8, con il muro molto vicino”. Dello stesso avviso anche Dovi e Pedrosa.

STONER: Al Red Bull Ring ci sarà anche Casey Stoner al box Ducati. L’occasione offrire qualche consiglio: “So che ci sarà Casey – ha detto Dovizioso - potrà darci qualche suggerimento riguardo traiettorie  o cose simili, però ogni piloti ha caratteristiche diverse. Pertanto l’assetto che lui ha in mente può essere diverso da quello di un altro”.

DUCATI ALLEATA: Se l’indizio dei test sarà confermata, Ducati potrebbe iniziare a recitare una parte da protagonista in questa seconda parte di stagione e magari aiutare Yamaha nella rincorsa al titolo. Lorenzo non si fida: “Potrebbe essere più interessante per il Campionato – ha commentato Jorge - se Marquez dovesse perdere terreno sarebbe meglio, ma io devo pensare solo a me stesso”. Valentino non pensa ad alleanza: “Può essere utile se riuscissimo ad arrivare davanti a Honda e Ducati, ma è complicato – ha spiegato l’alfiere Yamaha - dobbiamo pensare a gara per gara. Di certo è difficile, anche perché qua in Austria non sappiamo quale sia la competitività delle Honda”.

AVVERSARI – Dopo Barcellona i rapporti tra Rossi e Marquez sono senza dubbio migliorati. Entrambi i piloti sono dello stesso avviso: “Credo che il nostro rapporto sia migliore, c’è professionalità ora” – ha sostenuto il 93. Telegrafico il dottore: “Penso sia positivo”. Mentre sulla permanenza del Sachsenring: “Per me va benissimo – concluso Marquez – le curve a sinistra mi sono sempre piaciute”. Valentino promuove il prolungamento del contratto col circuito tedesco: “Mi piace, ci sono sempre tante persone, anche se bisogna migliorare la sicurezza di un determinato punto”.

 

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