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MotoGP, Rossi e Lorenzo in lotta contro Marquez e... i numeri

LA STATISTICA. Nei 14 anni di MotoGP solo due volte il pilota che inseguiva dopo la prima metà di campionato è riuscito a vincere il titolo

Rossi e Lorenzo in lotta contro Marquez e... i numeri

La MotoGP ripartirà la prossima settimana in Austria e lo farà da due numeri: 48 e 59. Non sono quelli sulla carena della moto di due piloti, ma quelli di vantaggio che Marquez ha sui suoi più vicini - e pericolosi - inseguitori. Un bel bottino, quando la stagione è alla sua metà perfetta e rimangono ancora 9 gare da disputare.

Se non si vuole essere ipocriti, bisogna ammettere che Marc ha già messo almeno una mano sul suo terzo trofeo nella classe regina. Con tutti gli imprevisti (e gli scongiuri) del caso, perché raramente come in questa stagione gli errori sono sempre dietro l’angolo, quando non ci si mettono il meteo a mischiare le carte o gli inconvenienti meccanici.

Le statistiche, però, sono tutte dalla parte del piccolo diavolo. Abbiamo riassunto in una tabella l’andamento degli ultimi 14 campionati (tanti sono quelli da cui esiste la MotoGP), riportando la differenza punti tra il capoclassifica e il più diretto inseguitore al giro di boa della stagione e alla fine della stessa.

I rivolgimenti di fronte non sono all’ordine del giorno ed è successo solo due volte che chi era in testa a metà anno poi perdesse il titolo. L’ultima è molto recente, lo scorso anno Rossi precedeva Lorenzo per 13 punti dopo la gara del Sachsenring ma perse il titolo per 5 lunghezze. L’altra occasione ha sempre Valentino come protagonista ma questa volta in positivo: nel 2008 il Dottore nella seconda parte di stagione recuperò i 4 punti di svantaggio su Pedrosa (che si infortunò) riuscendo a conquistare l’iride con grande vantaggio.

A parte le stagioni sopra citate, nessuno in MotoGP è mai riuscito a concretizzare una rimonta nella seconda parte della stagione. A volte ci si è andati vicino, come Pedrosa e Lorenzo nel 2013 che dopo gli infortuni arrivarono a solo 4 punti da Marquez o ancora Rossi, nel 2006, quando perse il mondiale contro Hayden all’ultima gara. Per il resto, il pilota che è davanti ci rimane, dicono le statistiche.

Ce ne è anche un’altra che gioca contro Valentino: l’ultimo pilota che riuscì a vincere il titolo con tre zeri in classifica fu Doohan nel 1998. Quell’anno Mick registrò tre battute a vuoto (quante Rossi a oggi) ma riuscì a vincere 8 della 14 gare in programma e nelle rimanenti 3 fu secondo.

Ci dobbiamo arrendere a un mondiale già scritto? In verità, mai come quest’anno l’incertezza regna sovrana. I cambi regolamentari e soprattutto le gomme Michelin hanno riservato sorprese praticamente a ogni gara. Inoltre, mai come in questo caso, l’unione potrebbe fare la forza. Se la coppia Yamaha ritornasse superiore, Jorge e Valentino potrebbe riuscire a rosicchiare punti importanti a Marquez.

A quel punto tutto potrebbe accadere, anche se Marc sta dimostrando una lucidità invidiabile, capendo quando e quanto rischiare.

Forse non è tutto è stato ancora scritto, con buona pace dei numeri e delle statistiche.

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