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SBK, Espargarò: "la vittoria? Meglio dello scorso anno"

Raggiante lo spagnolo: "nel 2015 fu bellissimo vincere ma oggi lo è di più". Gioia composta per Nakasuga: "trionfare qui è un onore"; incredulo Lowes: "questo è un altro pianeta"

Espargarò: "la vittoria? Meglio dello scorso anno"

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Il traguardo lo ha tagliato Alex Lowes, il pilota inglese in forza alla Yamaha Pata in SBK che, allo scadere dell’ottava ora di gara, è transitato sotto alla bandiera a scacchi una corsa che il team Yamaha Factory ha dominato in lungo in largo, dai test alle prove ufficiali, sino al trionfo in gara, di fronte a quasi centomila tifosi festanti.

Per la casa dei Tre Diapason è la seconda affermazione consecutiva della 8 Ore di Suzuka, la sesta dal 1987 ad oggi, anno in cui ad imporsi per la prima volta furono il tedesco Martin Wimmer e l’australiano Kevin Magee che portarono la loro YZF 750 sul gradino più alto del podio.

Il team ufficiale di questo anno era composto da Katsuyuki Nakasuga, Pol Espargarò ed Alex Lowes, per il giapponese e lo spagnolo è la seconda vittoria, per il britannico è la prima, e nel giro di onore il pilota di Lincoln era talmente contento e frastornato che ha buttato nell’erba la bandiera celebrativa firmata dallo sponsor della manifestazione, prima di infilarsi in una pit-lane colma di persone che avevano già invaso la pista.

Record storico per la Yamaha che in 8 ore ha percorso la distanza di 1268 chilometri in 218 giri senza accusare il minimo problema tecnico ed il primo a gioire è stato il padrone di casa e pupillo del pubblico Nakasuga, con il solito contenuto entusiasmo dei piloti giapponesi: “per me è la seconda vittoria qui e per la Yamaha il secondo successo consecutivo, sono felice e molto onorato, perché questa è la gara più importante di tutto il mio Paese e per la mia azienda. Devo ringraziare i miei compagni e tutto il team per questa affermazione, abbiamo fatto tutti un lavoro eccellente”.

Una volta rientrato nel box, Alex Lowes ha compreso quanto importante e prestigioso sia il successo appena ottenuto:fantastico, fantastico, che dire?! Nella ultima mezz’ora di gara ho guidato gestendo il vantaggio senza commettere errori, ed abbiamo vinto! Questo ambiente e questa corsa sono totalmente diversi dalle gare a cui sono abituato, questo di Suzuka e del mondiale endurance è proprio un altro mondo, un altro pianeta”.

In un garage Yamaha pieno di fotografi, giornalisti e addetti ai lavori, riesce a prendere voce anche Pol Espargarò, al suo secondo successo di fila a Suzuka, dopo l’affermazione ottenuta nel 2015 in squadra con Nakasuga e con il compagno di team MotoGP Bradley Smith: “la vittoria della passata stagione fu fantastica, davvero, ma questa lo è di più… durante l’anno ho realizzato l’importanza di questo successo e di quanto questa manifestazione conti per le case giapponesi e per i piloti, quindi posso dire che oggi è ancora meglio! Grazie ai miei compagni ed a tutto il team, insieme abbiamo corso una gara perfetta”.

Per Pol questo secondo successo ha un significato anche simbolico: sulla moto e sulla tuta dello spagnolo l’adesivo numero 39 del suo amico Luis Salom ha tagliato il traguardo della 8 Ore di Suzuka nella edizione numero 39. A volte, i numeri non sono casuali.

 

 

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