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SBK, Albesiano: "nel 2017 Aprilia punta al raddoppio"

"Abbiamo richieste di altri team per la nostra RSV4. Savadori? A lui daremo il meglio"

Albesiano: "nel 2017 Aprilia punta al raddoppio"

La Aprilia è rimasta in SBK per il rotto della cuffia, grazie all’operazione realizzata in extremis da Giampiero Sacchi che, emigrato dalla MotoGP, ha allestito in tempi record il Team Iodaracing grazie ad un buon budget per le moto, sfruttando anche il pilota Savadori, sotto contratto con la azienda veneta.

Dopo un inizio di stagione difficile ma in crescendo, ora le Aprilia RSV4 corrono costantemente per salire sul podio, risultato sfiorato più volte e mancato per piccoli episodi o sfortune. Il podio, appunto, riporterebbe la moto di Noale al livello che merita, considerando il palmares che tuttora detiene: tre titoli mondiali piloti e quattro campionati vinti da costruttore, risultati ottenuti in poche stagioni, ovvero dal 2009 ad oggi.

Questo ben parlare ed i costanti miglioramenti in pista hanno riavvicinato al progetto SBK Romano Albesiano, l’ingegnere responsabile del progetto sportivo Aprilia che, oltre alla MotoGP, guarda di buon occhio anche il campionato delle derivate dalla serie: “A noi la SBK è sempre piaciuta, logicamente, però, l’obbiettivo primario di Aprilia è fare bene nella MotoGP che, credimi, porta via molte risorse economiche ed umane, assorbendo quasi tutto il tempo libero personale, che è poco”.

Giampiero Sacchi ed il suo team stanno ben figurando, sei soddisfatto del loro lavoro?

Li ho osservati lavorare e confermo la buona qualità del loro operato, ma già lo sapevo. Sto parlando con Giampiero ed il suo team per estendere il programma anche al 2017 e non solo. In azienda vogliamo che la nostra RSV4 partecipi ancora a questo campionato che in poche stagioni di corse ci ha dato molte soddisfazioni”.

A Noale vi siete seduti al tavolo per cambiare strategie?

“Devo ammetterlo, il target che ci siamo prefissati di raggiungere in MotoGP è ancora distante, ma rimane la priorità; ammetto anche che in azienda ci siamo resi conto che la nostra RSV4 SBK non ha niente da invidiare a nessuna moto presente in griglia e pure il modello stradale si comporta bene nelle comparative delle moto di serie… sì, la nostra moto è leader nel settore”.

Avete intenzione di proporre una nuova RSV4 stradale?

Ci abbiamo pensato di realizzare una nuova moto di serie con relativa versione SBK, ma poi ci siamo detti ‘perché mai?’, la nostra moto è nata bene e continua ad andare forte, il progetto è sano e può essere ancora evoluto, per motivi tecnici ben precisi”.

A sto punto, ti chiedo quali siano questi motivi…

“(Ride) la moto fu sviluppata molto bene da Max Biaggi, che prediligeva una base estremamente racing, quasi da GP, non da derivata di serie; si possono trovare centinaia di assetti, come si fa su una MotoGP. Proprio ai piloti SBK De Angelis e Savadori spiegavo che questa motocicletta và guidata come se fosse una GP, il telaio è rigido, servono assetti molto precisi con regolazioni di fino; bisogna guidare in ‘punta di dita’, se si vuole trarre il massimo dalla RSV4”.

C’è un travaso di esperienze ed informazioni tecniche tra MotoGP e SBK?

“Il nostro reparto corse non è enorme, le persone che ora lavorano in MotoGP sino a ieri erano in SBK e sono comunque coinvolte in entrambi i progetti; ciò che la storia ci ha insegnato nelle derivate di serie, lo stiamo evolvendo nel Motomondiale e viceversa”.

Ci sono aree tecniche più restrittive in MotoGP che in SBK, la cosa non ti fa arrabbiare?

Mah, nella vita ci si adegua… comunque è vero: ad esempio, in SBK l’elettronica è completamente libera, mentre in MotoGP, di fatto, bisogna imparare ad usare un programma; ciò è molto curioso ma anche interessante e avvalora quello che ho detto prima: le esperienze nei due campionati proseguono su un binario che procede nella stessa direzione: migliorare costantemente”.

Vedresti bene più di un team Aprilia in SBK nel 2017?

Certamente, infatti abbiamo già ricevuto diverse richieste di altre squadre che vorrebbero le nostre RSV4 con loro il prossimo anno; tutto questo ci fa piacere, oltre ad essere economicamente una soluzione a noi conveniente: non avendo un vero e proprio team interno, la politica dei clienti (seppur molto bene assistiti) può essere vincente anche in questa categoria”.

Nonostante stia vivendo un momento difficile, ti piace la SBK?

La SBK mi piace moltissimo, questo calo di interesse è passeggero ma imputabile a diversi fattori; per esempio, il cambio di programma gare, con la prima al sabato e la seconda la domenica, ha destabilizzato il pubblico che amava la doppia gara domenicale, ma si abituerà. Per noi addetti ai lavori, la divisione delle due corse è stata una ottima decisione, ora si può lavorare con calma, i piloti ed i meccanici hanno il tempo di riposarsi tra il sabato e la domenica”.

Pensi, quindi, che questo paddock abbia ancora un futuro?

Sì. Tra l’altro, l’ambiente è veramente piacevole, le gare sono belle e si respira vera passione. Inoltre, anche le la Supersport e la Superstock sono categorie bellissime, chi viene a vederle si diverte ancora”.

Chi sta facendo divertire è Lorenzo Savadori, che progetti avete per lui?

Lorenzo è un pilota Aprilia, parcheggiato nel Team Iodaracing. Abbiamo una clausola a nostro favore anche per il 2017, l’obbiettivo è mettere Lorenzo nella situazione migliore per lui e per la sua carriera; dove correrà l’anno prossimo, ancora non lo abbiamo deciso, ma posso dire che avrà un team ed una moto competitivi”.

 

 

 

 

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