English
Italiano
Niente pioggia e pista asciutta nel pomeriggio del Sachsenring, dopo una mattinata che aveva guastato i piani di squadre e piloti. Vinales torna a fare la voce grossa, confermando ancora una volta il potenziale della sua Suzuki sul giro secco. È proprio lo spagnolo il migliore a fine giornata, grazie al crono di 1’22”161. Incontenibile Maverick, tanto da strappare caschi rossi in ogni settore, senza che la caduta a metà turno sia riuscita a fermarlo. Poco più di due decimi è il distacco rifilato ad Andrea Iannone.
È il pilota di Vasto il primo degli inseguitori in sella alla sua Ducati (+0.220), che nel finale riesce a risalire la classifica. Poi i distacchi aumentano. Già, perché in quella che è considerata la sua roccaforte, Marc Marquez deve fare i conti con gap dalla vetta che supera il mezzo secondo (+0.614), soffrendo particolarmente nel tratto centrale della pista. Alle sue spalle, staccato di 42 millesimi, un sorprendente Cal Crutchlow in sella alla Honda LCR. Il britannico riesce tenere dietro l’altra Ducati, quella di Andrea Dovizioso (+0.769), chiamato al riscatto dopo la caduta rimediata ad Assen.
Le prestazioni della Rossa sono confermate dal quartetto che segue dalla settima alla decima posizione, dove Barberà, Petrucci, Redding ed Hernandez sono racchiusi in poco più di un decimo. Davanti a loro la Suzuki di Aleix Espargarò (+0.792).
E le Yamaha? Di certo per la Casa del Diapason non è un venerdì incoraggiante. Difficoltà nella massa a punto della M1 sia per Rossi che Lorenzo. Valentino è addirittura quattordicesimo alle spalle di Jack Miller, con un ritardo dalla vetta che si aggira sul secondo e mezzo (+1.373). Due posizioni più arretrato il compagno di squadra (+1.663), di nuovo in pista dopo la caduta della mattinata. Tra di loro la Honda di Daniel Pedrosa.
