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SBK, Laguna Seca: un tocco di azzurro nel round a stelle e strisce

Tra ritorni, conferme e new entry è record tricolore in occasione della prossima gara delle derivate

Laguna Seca: un tocco di azzurro nel round a stelle e strisce

Sarà l’ultimo appuntamento prima della lunga pausa estiva, che durerà fino a settembre. Una tappa che non ha bisogno di troppe presentazioni quella di Laguna Seca, con i suoi saliscendi e il famoso cavatappi, che negli anni ci ha regalato sorpassi al limite e forse addirittura oltre.

Nel weekend il circuito a stelle e strisce si colorerà anche di azzurro, perché saranno ben sei i nostri alfieri in pista, il record stagionale nelle derivate. Tra conferme, ritorni e debutti possiamo rimanere convinti che difficilmente ci annoieremo. Davide Giugliano è sicuramente in debito con la sorte e vorrà riscattare il brutto infortunio rimediato lo scorsa stagione in Gara 2, tanto costringerlo a chiudere anzitempo l’annata. Il podio ottenuto a Misano sarà senza dubbio un’iniezione di fiducia per il pilota Ducati, pronto a prendersi una rivincita con il passato.

La stessa a cui punta Niccolò Canepa, che quest’anno scenderà in pista con i colori Yamaha, chiamato a sostituire l’infortunato Sylvain Guintoli. Anche lui è in debito con la sorte sui saliscendi californiani, ma il settimo e nono posto di tre settimane fa è un indizio da non sottovalutare.

Oltre ai ritorni, tra cui quello di Gianluca Vizziello, ci sono poi le prime volte, quelle che non si scordano mai. E speriamo sia proprio così, a partire da Lorenzo Savadori e la sua Aprilia, che venerdì scoprirà la pista di Monterey, con il compito di impararla il più velocemente possibile. Così aveva detto il romagnolo all’indomani del test di Misano. Dello stesso avviso sarà anche Fabio Menghi.

Ma non è finita qua, perché alla bagarre prenderà parte anche Raffaele De Rosa, in  sella alla BMW, al posto dell’infortunato Reiterberger. Il campano l’aveva definita come un sogno la Superbike. La troverà in California. Se questo non è un segno del destino…    

All’appello ci sarà anche Alex De Angelis, di nuovo negli States dopo tre anni di assenza. L’ultima volta risale al 2013, in MotoGP, quando in sella alla Ducati fu costretto ad accontentarsi dell’undicesima posizione in gara. In quell’occasione mancò la top ten per soli tre decimi a favore di Barbera nella corsa vinta da Marc Marquez, con il sorpasso al cavatappi su Rossi. Sulla carta d’identità dell’alfiere Aprilia c’è scritto San Marino, ma vogliamo considerarlo a tutti gli effetti uno dei nostri.

  


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