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Cairoli: "Io e Valentino siamo sulla stessa barca"

Il pilota KTM non getta la spugna, oggi in pista a Maggiora per il primo Collegiale azzurro in vista del Nazioni di fine settembre

Cairoli: "Io e Valentino siamo sulla stessa barca"

Entrambi sono costretti a recitare la parte di inseguitori. Lo stesso destino accomuna Valentino Rossi e Tony Cairoli. Il primo chiamato a ricucire gli oltre 40 punti di distacco da Marc Marquez, il secondo le 92 lunghezze dallo sloveno Tim Gajser. Ancora sei appuntamenti per rincorrere il nono titolo iridato. Archiviato con il quarto posto il weekend di Mantova, il siciliano è tornato oggi in sella alla KTM per il primo collegiale con la nazionale sulla pista di Maggiora, che a fine settembre ospiterà il Motocross delle Nazioni, presentato ieri a Milano.

A Montava il podio è mancato di poco.

“E’ un peccato perché sarebbe stata una bella occasione per recuperare qualche punto. Purtroppo la frattura al polso ha condizionato la mia prestazione. Questo non toglie nulla a Gajser, che ha vinto meritatamente, approfittando nel migliore dei modi i miei problemi”.

Gajser sembra lanciato verso il titolo. Lo sta vincendo lui o lo stai perdendo tu?

E’ un pilota forte che in questa stagione non ha commesso errori. Io pago forse l’inizio di Campionato però i giochi non sono ancora chiusi. Ci sono ben 300 punti in palio e sei gare da disputare. Di certo non getto la spugna fino all’ultimo”.

Quattro gare in Europa e poi due in America.

Il Belgio è una delle mie piste preferite, perché il tracciato è molto tecnico, con la sabbia e i canali. Non mi dispiace nemmeno l’Olanda, mentre la Svizzera sarà una novità come quella americana di Charlotte. L’unica che temo è forse la Repubblica Ceca”.

È più difficile la rincorsa di Rossi al titolo o la tua?

“Penso che siamo entrambi sulla stessa barca (sorride). Vale purtroppo è scivolato nell’ultima gara, lasciando alcuni punti per strada, però sta dimostrando di essere competitivo. Lo vedo forte, ma anche lui ha un avversario tosto come Marquez, che non commette errori. Sarà una bella sfida per tutti e due”.

Gajser ha undici anni meno di te.

“Questi giovani vanno sempre più forti, infatti non è così semplice riuscire a tenere testa. Penso sempre che l’allenamento sia fondamentale per essere competitivi nelle gare”.

Quest’anno a Maggiora ci sarà il Motocross delle Nazioni. Preferisci la vittoria a fine settembre o il titolo MXGP?

“Forse la vittoria al Motocross delle Nazioni. Non ci sono mai riuscito nella mia carriera e sarebbe bellissimo poterlo conquistare davanti al proprio italiano”.

Cosa cambia rispetto a una tradizionale gara del Mondiale?

“Cambia che rappresenti la tua Nazione e di conseguenza ritrovi degli avversari che diventano per un weekend compagni. È una corsa in cui la strategia di squadra è fondamentale per arrivare al successo”.

Il Collegiale di Maggiora è un primo passo di avvicinamento.

“Sì, sarà un primo test importante per riprendere confidenza con il tracciato ed in seguito per permettere al coach di scegliere i tre piloti che scenderanno in pista. E’ la gara più attesa di tutto l’anno, dove ci sono ben 170 nazioni. La Francia sembra essere la favorita, ma noi ci faremo trovare pronti”.

Il Motocross delle Nazioni torna a Maggiora dopo 30 anni. Inizialmente soffrivi la pista piemontese.

“All’inizio ho faticato, però adesso c’è più confidenza. Il tracciato è stato allargato ed è diventato più tecnico rispetto al passato”.

 

Foto: Chiara Guglielmetti

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