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MotoGP, Lorenzo: mi servirebbe un miracolo

"Mi sembrava di guidare sulle uova. In queste condizioni non sono competitivo, il pilota perfetto non esiste"

Lorenzo: mi servirebbe un miracolo

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L’umore di Jorge Lorenzo è come il cielo sopra Assen: grigio. Il campione del mondo non è mai riuscito a sbloccarsi in questo fine settimana e la pioggia non ha fatto che peggiorare la situazione. Partirà 10°, è la sua peggiore qualifica dal 2008.

Sull’asciutto potevo stare nei primi 6, sul bagnato, nelle FP4, non sono andato troppo male ma l’anteriore tendeva a chiudersi in tutte le curve a destra - spiega - Abbiamo deciso di fare una modifica, spostando il peso in avanti, ma così non solo non ho risolto il problema ma ho anche perso grip al posteriore”.

Peggio non poteva andare.

Mi sembrava di guidare sulle uova - continua - Ho provato a restare in pista per acquistare fiducia, un po’ sono migliorato ma non abbastanza. Valentino è stato intelligente a montare una gomma nuova, ma sarebbe stato comunque più veloce di me”.

Come se non bastasse, nel turno del mattino Jorge è anche caduto.

Lo abbiamo fatto in tanti, stavo usando la mescola media ma era troppo dura per quelle temperature - dice - Al momento di aprire il gas il posteriore spingeva sull’anteriore, facendolo chiudere”.

La gara non sarà per nulla facile.

Io devo avere fiducia nelle gomme per essere veloce, quando non c’è grip non riesco a essere competitivo - la sua analisi - La Yamaha non è una moto facile quando l’aderenza è scarsa e io sono quello che ha più problemi. La colpa è anche mia e oggi sono stato lontano dai migliori”.

Jorge spera in una buona partenza.

Di solito sono bravo e potrei anche trovarmi nel gruppo dei primi - spera - Purtroppo il pilota perfetto non esiste, non lo sono io, non lo è Marquez e nemmeno Valentino. Per fortuna il 90% delle gare si corre in condizioni normali, dove sono veloce, ma devo provare ad esserlo sempre. Devo capire i miei problemi e lavorare per risolverli. Salvo miracoli sarà difficile fare una buona gara sul bagnato, dovrei migliorare almeno di un secondo.

Un aiuto, indiretto, potrebbe arrivargli da Rossi.

Come sempre condividiamo i dati, lui è molto veloce e sarà interessante confrontarli per vedere come posso migliorare”.

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