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MotoGP, Marquez da 11° a 3°: colpa mia, non guidavo al 100%

"A volte succede, ma nel pomeriggio sono arrivati subito buoni tempi". Pedrosa in difficoltà: "niente di positivo"

Marquez da 11° a 3°: colpa mia, non guidavo al 100%

Dottor Marc e Mister Marquez, il piccolo diavolo ha compiuto una trasformazione nel giro di poche ore. Al mattino era in difficoltà, addirittura fuori dalla top ten, mentre al pomeriggio si è subito piazzato davanti a tutti (con la gomma dura) per finire il turno al 3° posto (con la morbida).

Non mi trovavo sulla moto, a volte succede, non era solo un problema di setup: ero io che non stavo guidando al 100% - spiega - Infatti ho iniziato il secondo turno con la stessa moto con cui avevo finito il primo ed è subito venuto un buon tempo”.

Il nuovo Marquez, sa anche aspettare.

Al mattino non ho cercato il giro buono a tutti i costi, ma quando ti trovi bene con la moto è tutto più facile”.

E la Honda non è ancora come la vorrebbe.

L’accelerazione rimane il punto in cui perdiamo, qui soprattutto all’uscita della curva 5 e dell’ultima ‘esse’ - spiega - La moto tende a impennarsi, succedeva anche l’anno scorso, ma poi riuscivo a recuperare terreno sulle Yamaha in quinta e sesta marcia, mentre ora non è più così”.

Nonostante tutto, Marc ci ha messo una pezza.

Ho un buon passo sono con i migliori, insieme a Valentino e Iannone, ma i miei rivali per il campionato sono Rossi e Lorenzo - sottolinea - Sarà anche importante la scelta della gomma per la gara, vado bene con entrambe”.

Ha più problemi Dani Pedrosa, solo 11° a fine giornata e mai in partita. Lo spagnolo peggio non poteva partire.

Non c’è stato niente di positivo, non ho buone sensazioni e non ho fatto dei buoni tempi, a prescindere da quale gomma o assetto usassi”, la sua sintesi tutt’altro che rosea.

Domani dovrà innanzitutto sperare nel bel tempo per riuscire a qualificarsi direttamente per le Q2, “il primo obiettivo”, e poi cercare di risolvere i problemi sulla sua moto.

“Oggi non riuscivo a tenere il gas aperto né in rettilineo né nelle curve veloci - racconta - La moto si muoveva troppo, soprattutto nei cambi di marcia, e rischiavo di perderne il controllo. Non so quale sia stato il motivo”.

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