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MotoGP, Iannone: Ducati veloce, ma serve troppa forza

"Devo guidare al limite, un problema per la gara". Dovizioso: "conosco bene la situazione, solo in corsa sapremo la verità"

Iannone: Ducati veloce, ma serve troppa forza

Una partenza sprint con un doppio primo posto, pur con la consapevolezza che comunque vada dovrà comunque partire ultimo. Ad Assen Iannone sta facendo la differenza, ma non sarà per lui un fine settimana normale e dovrà pensare con attenzione a come gestire la gara.

Intanto si gode il momento ma affronta anche i problemi.

Diciamo che è stata una giornata positiva in cui sono stato veloce fin da subito, sono riuscito a tenere un ritmo costante. Al mattino ho usato un solo treno di gomme e ho migliorato i miei tempi alla fine”, esordisce.

Ma c’è qualcosa che lo preoccupa.

Ho la velocità giusta ma faccio troppa fatica nella guida, soprattutto nei cambi di direzione - spiega - Devo utilizzare molto il freno anteriore e questo fa sì che serva più forza. In ottica gara è un grande limite, perché io dovrò spingere dall’inizio alla fine”.

E’ il punto su cui si deve concentrare.

Non mi aspettavo di essere così competitivo, ma ora bisogna mettersi a posto per gara usando anche le qualifiche se ce ne sarà bisogno - continua - Per il momento devo guidare molto al limite e così facendo è facile sbagliare”.

Le Ducati, però, siano GP16 o GP15 sono competitive.

Se parliamo del giro secco, le Desmosedici vanno forte ma solo in gara si vedrà la differenza - avverte - Come ho detto, è difficile essere veloci per tanto tempo”.

E Iannone dovrà correre in rimonta.

Per fortuna ho capito cosa sbagliavo in partenza: la moto tendeva a impennarsi e io chiudevo il gas, così facendo la frizione non slittava e le cose peggioravano. Tenendo l’acceleratore aperto non ci sono problemi - dice - In questa pista non è facile superare, è stretta, ma farò del mio meglio”.

Andrea Dovizioso è invece 6° e le parole del suo compagno di squadra non sono una novità per lui. Da tempo ripete che uno dei limiti della Desmosedici è che richiede una guida troppo fisica.

Quando devi usare la forza per essere veloce, significa che la velocità non c’è - commenta - Parlo della gara, perché guidando così calano sia l’energia che le gomme. E’ una storia che conosco bene e da tanto tempo”.

Il suo primo giorno ad Assen è comunque stato positivo.

Al mattino avvertivo delle vibrazioni all’anteriore, ma siamo riusciti a ridurre il problema anche se non è scomparso - continua - Il mio passo non è male, non basta ancora, ma le sensazioni sono state buone. Devo riuscire a essere più sciolto nella guida. Siamo vicini ai migliori ma come sempre solo in gara, dopo una decina di giri, conosceremo la verità”.

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