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MotoGP, FP2: Iannone e la Ducati si confermano, 2° Rossi

Marquez suona la carica ed è terzo davanti a Vinales, 5° Lorenzo seguito da Dovizioso e Petrucci

FP2: Iannone e la Ducati si confermano, 2° Rossi

Puntuale è arrivato anche il secondo indizio. Andrea Iannone non vuole proprio saperne di accontentarsi, portando la Ducati nuovamente davanti al gruppo. Quando a un minuto dal termine della sessione Rossi assaporava il miglior tempo, il pilota di Vasto ha piazzato la zampata vincente, precedendo il nove volte iridato per soli quattro millesimi. Il cronometro dice 1’33”591, circa otto decimi più veloce in confronto alla prestazione della mattinata. Un risultato conquistato con la gomma morbida, la stessa montata dal 46 Yamaha.

Valentino ha preferito puntare sul vecchio telaio, soffrendo però nei primi due tratti della pista. La differenza è arrivata nel tratto conclusivo con un super T3. È proprio lì che il pesarese ha costruito il suo miglior crono. Rossi sale, così come Marc Marquez (+0.133), che segna la rinascita della sua Honda. Dopo una mattinata in ombra, il 93 compie quello step necessario sul setup per portarlo a ridosso della vetta. Poco più di un decimo lo separa da “The Maniac” Iannone. Discorso opposto invece per Daniel Pedrosa, nuovamente fuori dalla top ten, tanto da accontentarsi dell’undicesimo crono con oltre sei decimi da recuperare (+0.615).

In crescita anche la Suzuki di Maverick Vinales (+0.301), che guadagna quasi un secondo rispetto alla FP1. Dietro di lui la Yamaha di Jorge Lorenzo (+0.401), anche lui con telaio vecchio. Chi scende dopo la mattinata sono Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci. Qualche errore di troppo per il forlivese nell’ultimo tentativo, il cui crono è di 20 millesimi più lento in confronto all’iridato della classe regina.

Nella top ten c’è anche posto per Aleix e Pol Espargarò, racchiusi in soli 76 millesimi, mentre decima la Ducati Pramac di Scott Redding. Continua a soffrire Crurchlow, addirittura tredicesimo. Sfortunato il pomeriggio di Bautista, a terra con l’Aprilia in avvio e poi fermo a fine turno. Stessa sorte anche per Eugene Laverty. Per Pirro diciannovesimo crono.    


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