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MotoGP, Marquez: "Rossi ha meritato la vittoria"

"Dopo la gara non sapevo quali fossero le sue intenzioni, abbiamo incrociato lo sguardo e stretto la mano"

Marquez: "Rossi ha meritato la vittoria"

Non avrà vinto, ma Marc Marquez archivia l’appuntamento di Catalunya guardando tutti dall’alto. A Barcellona, il secondo posto dell’alfiere Honda e la caduta di Lorenzo, regalano allo spagnolo la vetta del Mondiale. Un risultato che vale oro, nonostante il 93 abbia tentato in tutti i modi di mettere i bastoni tra le ruote alla Yamaha di Rossi.

Lasci Barcellona in vetta al Mondiale.

E’ stato un weekend difficile, soprattutto per l’incidente di venerdì. Ognuno di noi ha corso in ricordo di Salom, ricordandolo stamane in griglia con il minuto di silenzio. Il mio obiettivo era arrivare qua vicino alla vetta, invece termino la domenica in testa al Mondiale. Un risultato positivo, anche se ci aspetta molto lavoro, perché Yamaha ha dimostrato di essere molto competitiva”.

Al termine della gara c’è stata la stretta di mano con Rossi.

“Sì. In parco chiuso eravamo vicini, l’ho guardato però non sapevo quali fossero le sue intenzioni. Speravo mi desse la mano. Ci siamo incrociati con lo sguardo e poi l'abbiamo stretta. Credo sia un bel gesto per il motociclismo”.  

Questo gesto potrebbe migliorare i vostri rapporti?

“Io l’ho detto fin dall’inizio del campionato che è importante avere un rapporto cordiale con tutti i piloti e ovviamente con Valentino. Magari non potremmo essere amici, però il rispetto deve esserci.”

Pensi che questo Rossi sia il più forte di sempre?

“Sicuramente è più forte della scorsa stagione. Nel finale del 2015 ha sofferto in alcune gare, quest’anno invece è molto competitivo. Oggi ha meritato di vincere, guidando molto bene”.

Nel finale il degrado delle gomme è stato evidente.

“Una gara difficile, ero davvero al limite. Soffrivo molto nel T1 e T2, nel T3 avevo un buon ritmo, ma solo nel T4 mi sentivo forte. Volevo vincere, ci speravo, però dopo la caduta di Lorenzo ho pensato anche al campionato. Magari in alcuni momenti sono stato un po’ troppo timido, alla fine quando la gomma si muoveva ho capito che Rossi avrebbe vinto”.

Cosa è cambiato in quelle ultime tornate rispetto al Mugello?

 “Ci ho provato anche in quell’occasione. Qua però era diverso, soprattutto gli ultimi giri, dove ho rischiato di cadere a causa dello scarso grip e le gomme”.

In gara c’è stato anche il contatto tra Lorenzo e Iannone.

“Non è la prima volta che Andrea è protagonista di un simile episodio, però anche a me è già capitato in passato, arrivando lungo. Per quanto mi riguarda Lorenzo ha uno stile particolare e questo magari può rendere imprevedibile.”

Lunedì ci saranno i test. Serve qualcosa in più in rettilineo?

“Non saprei, la mia moto è la stessa del Qatar, serve compiere un passo avanti. Domani avremo l’opportunità di provare qualche soluzione nuova. Di certo, dopo le modifiche del tracciato, Honda ha dimostrato di essere più veloce, mentre in rettilineo il vento ci ha aiutato, rallentando chi era in testa”.  

A Catalunya ritrova il podio Daniel Pedrosa. Lo spagnolo ha vinto il testa a testa con Vinales, in seguito, una volta agganciata la terza piazza, non se l’è più lasciata sfuggire.

Hai optato per la gomma media.

Con la dura sentivo meno grip, così proprio all’ultimo secondo ho deciso di affidarmi allo pneumatico medio, cambiando strategia. Purtroppo negli ultimi 5-6 giri la gomma era finita e ho faticato molto per arrivare al traguardo”.

Al via c’è stato il testa a testa con Vinales.

“Ero contento di partire in prima fila, anche se nei primi giri ho dovuto confrontarmi con Maverick. L’ho visto molto aggressivo, ha provato ad attaccarmi nella chicane, ma non c’era spazio. In quel momento ho perso alcuni secondi, che poi alla fine si sono rivelati fondamentali, dato che avevo un buon ritmo”.

Questo Rossi è il più forte di sempre?

“E’ da un po’ di anni che corro assieme (sorride). Ricordo che nel 2008 e 2009 ad ogni gara era sempre forte. Ora ha grandi motivazioni e stimoli e penso meriti questo risultato”.

Dopo l’incidente di venerdì, ad Assen discuterete di quanto accaduto.

“La scomparsa di Luis è quello che conta di più. Insieme alla famiglia abbiamo deciso di proseguire il weekend, ricordando Luis. In Olanda prenderò parte all’incontro e ci confronteremo su quale sia la soluzione migliore. Di certo, dopo queste novità, sul fronte della sicurezza è stato fatto un passo avanti”.

Lunedì tornate in pista per i test.

“Diciamo di averli già anticipati. È meglio provare durante il weekend, perché poi il lunedì dopo la corsa cambia tutto. Ad esempio la pista è più gommata. Ci aspetta molto lavoro e dobbiamo fare qualche passo avanti”.    

     

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