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MotoGP, Rossi: al Mugello una delusione al quadrato

Valentino fermato dal motore: "ora il gap in classifica è grande, ma sono veloce e posso correre all'attacco"

Rossi: al Mugello una delusione al quadrato

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Una nuvola di fumo ha cancellato sogni e speranze, coperto il giallo che colorava il Mugello. Neppure nove giri, poi Valentino Rossi ha dovuto abbandonare la sua M1 di fianco alla pista, il motore rotto, muto come i tifosi che stavano fino a pochi secondi prima incitando il proprio idolo.

Al Mugello ogni emozione è amplificata e questa è una delusione al quadrato” rimugina il Dottore.

Due motori rotti nel giro di poche ore sono un campanello di allarme…
Sono stato molto sfortunato, l’inconveniente è uguale a quello capitato a Lorenzo. La differenza è che a lui è successo nel warm up e a me in gara”.

Qual è stato il problema?
Viene da pensare a qualcosa legato a questo lotto di motori, magari legato ai materiali o al montaggio. I tecnici stanno controllando, sicuramente non è stato causato da un surriscaldamento”.

I motori sono contingentati, sei preoccupato?
Non troppo, perché abbiamo punzonato per il momento solo 3 motori quindi si può risolvere l’inconveniente. Guasti del genere non capitano spesso a Yamaha, l’ultima volta che non avevo terminato una gara per un guasto tecnico era stata nel 2007 a Misano”.

Rimane la battuta a vuoto…
Ed è molto pesante perché 37 punti di distacco sono tanti. Ad Austin avevo fatto un errore, ma anche Lorenzo e Marquez avevano sbagliato una volta in questo inizio di stagione. Oggi invece è successo qualcos’altro, come dicono gli inglesi: shits happen (ride)”.

Poteva andare diversamente…
“E’ tanto che non vinco al Mugello, oggi invece avevo un buon passo e potevo lottare per riuscirci. L’atmosfera era bellissima, vedere tutta la pista gialla durante il giro di allineamento è stato emozionante”.

Nei primi giri sembravi non riuscire a superate Lorenzo…
“In verità ho provato ad attaccarlo alla San Donato solo una volta, ma sono arrivato lungo. La seconda volta non era un tentativo di sorpasso, ma un problema con la frizione, forse un avvertimento dei problemi al motore. Ho perso contatto, ma sono riuscito a recuperare su Jorge in poche curve. Probabilmente ero più veloce di lui di qualche decimo”.

Meglio guardare agli aspetti positivi?
E’ l’unica cosa da fare, quest’anno sono più veloce dello scorso anno, anche in prova. Patisco meno Lorenzo e questo mi permette di attaccare, non di correre per limitare i danni: è una bella differenza.

Si può recuperare in classifica?
“Siamo solo a un terzo del campionato, è ancora lungo ma non ha senso pensarci ora, come non ha senso dire chi sia il rivale più pericoloso. Bisogna solo riprovarci subito, già a Barcellona fra due settimane.

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