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MotoGP, Atto di forza: Valentino Rossi in pole al Mugello

Il Dottore precede Vinales e Iannone, in seconda fila Marquez e Lorenzo, 9° Petrucci, 11° Pirro

Atto di forza: Valentino Rossi in pole al Mugello

È un sabato che difficilmente si scorderà Valentino Rossi. Al Mugello il Dottore non poteva aspettarsi miglior risultato in qualifica, centrando la 63^ pole in carriera, la seconda stagionale dopo quella di Jerez. Se ieri aveva pronosticato la top five per puntare alla vittoria, adesso il 46 ha tutti i favori del pronostico.

Ha atteso l’ultimo giro, braccando da vicino il futuro compagno Vinales, tanto da fare la differenza nel terzo settore. È proprio lì che il nove volte iridato ha costruito una pole che al Mugello mancava dal 2008: “Abbiamo fatto calcoli più precisi rispetto Le Mans –ha detto l’alfiere Yamaha – durante l'FP4 abbiamo fatto un grande step. Con la gomma morbida mi sono trovato molto bene, adesso però tocca pensare alla gara”.

La sua pole è stata in discussione fino all’ultimo secondo, perché Maverick Vinales ha reso la vita tutt’altro che facile al suo futuro compagno. Solo 94 millesimi lo hanno separato dalla prima casella: “Ho sbagliato all’ultima curva – ha sottolineato – sono comunque soddisfatto, perché è stato un bel giro, e di conseguenza non posso che essere contento per la grande prestazione mia e del team”.

In prima fila anche la Ducati di Andrea Iannone. Il pilota di Vasto sembrava il maggiore indiziato per la pole, ma invece nel finale ha dovuto fare i conti con la concorrenza, che lo hanno relegato al terzo posto con un gap dalla vetta di poco più superiore al decimo (+0.103).

"Mi aspettavo di fare fatica sul giro secco perché l’anteriore scivola. Per la gara ho un buon passo", ha commentato il Maniaco.

Dietro di lui ci sarà Marc Marquez (+0.255). Nonostante un casco rosso nel primo settore, l’alfiere Honda è stato rallentato dal traffico, riuscendo però a precedere il connazionale Jorge Lorenzo (+0.378).

Rischia di essere una domenica in salita per il maiorchino, autore di un quinto posto lontano dalle aspettative, con oltre tre decimi di gap da Rossi. Al suo fianco l’altra Suzuki, quella di Aleix Espargarò, approdato (+0.682).

Gli sono bastati 32 millesimi allo spagnolo per avere la meglio sul connazionale della Honda Daniel Pedrosa, mentre nono Danilo Petrucci (+0.757). Il portacolori Pramac meglio guida il quartetto Ducati formato dal compagno Redding, quella di Pirro e la Aspar di Hernandez. Niente da fare per Dovizioso, non entrato nella Q2.  

    


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