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MotoGP, Rossi: per vincere bisogna partire nei primi 5

"Iannone ha fatto un gran giro, poi siamo tutti vicini. Devo ancora trovare il giusto bilanciamento della moto"

Rossi: per vincere bisogna partire nei primi 5

Le previsioni della vigilia di Valentino Rossi si sono - purtroppo per lui - avverate. Il Dottore non digerisce ancora completamente il circuito del Mugello, e la seconda parte della pista è quella che gli sta sullo stomaco. Il 6° tempo (a più di 6 decimi dall’imprendibile Iannone) è lo specchio delle sue difficoltà in una prima giornata di prove dimezzata dall’asfalto umido del mattino.

E’ stata una sfortuna perdere un turno di prove, ma era abbastanza inutile girare in quelle condizioni - spiega - Abbiamo provato a non sprecare tempo facendo delle prove di partenza e non sono andate male”.

Perché non hai provato le gomme intermedie?
“Non sarebbe stata una cattiva idea, ma non le avevamo montate sui cerchi. Ci saranno altre occasioni, comunque le previsioni per i prossimi giorni danno bel tempo”.

Qual è il bilancio del pomeriggio?
Le condizioni erano buone anche se faceva abbastanza freddo e non c’era molto grip. Non sono ancora a posto col bilanciamento della moto, sarebbe servita subito un’altra sessione di prove”.

Come giudichi il tuo 6° tempo?
A parte Iannone, che ha fatto un gran giro, il distacco dai primi non è grande. Dall’altra parte fino al 10° in classifica siamo tutti vicini”.

Domani i  valori in campo cambieranno?
Nel primo turno spesso i distacchi sono limitati, in quelli successivi viene fuori chi lavora meglio. Potrebbe anche non succedere e mantenersi questo equilibrio”.

Quindi le qualifiche saranno molto importanti…
Riuscire a partire in prima fila sarebbe la cosa migliore, ma serve stare almeno nei primi 5 per potere lottare per la vittoria”.

Avere perso un turno pensi che possa avvantaggiare qualcuno?
Non  credo, forse solo la Ducati che ha provato qui nelle scorse settimane. Se le condizioni saranno buone, ci sarà comunque tutto il tempo per lavorare”.

Qual è il problema?
La seconda parte del circuito, dalle curve dell’Arrabbiata in poi. Nel terzo settore fatico, ma ancora di più nell’ultimo, come mi è sempre successo in carriera. All’uscita dell’ultima curva non ho grip, devo aspettare molto prima di aprire il gas e perdo veramente tanto”.

Il Mugello è il Gran Premio di casa anche per tutti i ‘tuoi’ piloti dell’Academy…
E’ un bel progetto e in azienda si stanno impegnando al massimo. Mi diverto con questi ragazzi e rendono gli allenamenti più leggeri, inoltre stanno arrivando i risultati”.

Qual è l’allievo più promettente?
Bulega è incredibile per la sua età, ha un gran potenziale. Mi sta sorprendendo anche mio fratello Luca, come Baldassarri e Morbidelli in Moto2”.


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