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Moto3, Bastianini torna in sella in un test a Misano

Enea ha potuto verificare le condizioni del polso fratturato, in pista anche Fabio Di Giannantonio

Bastianini torna in sella in un test a Misano

Enea Bastianini è tornato in sella: una ventina di giri sulla sua Honda a Misano per capire quali siano le condizioni del suo polso destro fratturato in allenamento prima del GP di Le Mans. Il pilota del team Gresini aveva dovuto saltare la gara francese dopo lo stop dei medici, ma ha voluto preparare al meglio il ritorno al Mugello.

Il test è stato utile per valutare le sue condizioni fisiche e intervenire sulla moto, cercando una posizione che renda più confortevole la guida.

È stato bello tornare in moto, anche se onestamente ho faticato un po’ a guidare - ha ammesso Enena - Soprattutto nelle staccate delle curve a destra, quando inizio a piegare la moto, il braccio inizia a farmi male e quindi non sono riuscito ad essere veloce come avrei voluto. Ho perciò percorso soltanto qualche giro per trovare un’impostazione di guida ottimale in vista del Mugello e mi sono fermato, perché in queste condizioni è anche difficile capire bene il comportamento della moto e lavorare sull’assetto. Avrei sicuramente potuto fare più giri e migliorarmi, ma sarebbe stato inutile sforzare il braccio e rischiare di non arrivare in forma al Mugello”.

In pista c’era anche il suo compagno di squadra Fabio Di Giannantonio, che ha completato 80 giri con uscite lunghe per lavorare sul ritmo.

Sono contento perché abbiamo fatto un bel po’ di giri e sin dal mattino ho avuto buone sensazioni con la moto su questa pista, che già conoscevo molto bene - ha commentato - Abbiamo provato tante soluzioni di assetto in vista del Mugello e ogni volta siamo sempre stati abbastanza veloci e anche questo è positivo. A Le Mans ho subìto un calo durante la gara, per cui abbiamo lavorato molto anche sul passo, effettuando run di oltre 10 giri per capire meglio il comportamento della moto sulla distanza. Ora sento di avere ancora più feeling con la moto, per cui arriviamo al Mugello carichi!”.

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