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SBK, A Sepang una grossa incognita per Pirelli

Ecco le soluzioni per il sesto round delle derivate in Malesia

A Sepang una grossa incognita per Pirelli

Da Imola a Sepang. Il Mondiale Superbike fa tappa in Asia per il sesto round di questa stagione dopo quello di due settimane fa andato in scena sul tracciato dedica a Enzo e Dino Ferrari. La tappa malese sarà un grosso punto interrogativo, in particolare per quanto riguarda gli pneumatici, dal momento che la pista è stata recentemente riasfaltata.

Di conseguenza il tracciato si presenta più abrasivo e aggressivo, ma allo stesso tempo maggiormente omogeneo livellando eventuali buche presenti a favore di una migliore percorrenza. I piloti troveranno quindi una pista molto nera e bitumata, non scivolosa anche se bagnata, con una grana particolarmente regolare ma differente in confronto a Misano. Vietato poi scordarsi dell’ultima curva in contropendenza e il meteo. Essendo di una colorazione più scura rispetto al vecchio, in caso di sole e caldo, l’asfalto tenderà a raggiungere temperature ancora più elevate perdendo di conseguenza parte del suo naturale grip.

Per l’appuntamento malese Pirelli sfoggerà tre soluzioni per l’anteriore, già tutte note ai piloti. L’unica di sviluppo è la SC1 S1699, la più utilizzata nel corso del 2015. Le soluzioni di gamma sono invece rappresentate dalla SC2, di durezza media e ottimale per temperature esterne elevate perché garantisce solidità alla fascia battistrada, e la SC3, l’anteriore più duro della gamma 2016, che ha esordito nel round di Assen e che proprio nella gara di Imola è stata la soluzione anteriore in assoluto più adottata. Quest’ultima offre una mescola particolarmente resistente all’asfalto abrasivo pertanto potrebbe rivelarsi la scelta vincente.

Anche per il posteriore saranno disponibili una soluzione di sviluppo e due di gamma. La soluzione di sviluppo è la SC0 T0611, che ha debuttato lo scorso anno ad Imola ed è stata portata poi anche a Portimão, Misano, Laguna Seca, Sepang, Jerez, Magny-Cours e Losail. Quest’anno è tornata di scena con buoni risultati proprio nel round di Imola che ne aveva visto il debutto l’anno scorso. E’ una soluzione che utilizza una mescola molto morbida in grado di offrire un livello di grip molto alto se utilizzata con temperature elevate. In alternativa i piloti potranno utilizzare la SC1 di gamma, sicuramente più resistente all’abrasione o addirittura la SC2 di gamma, ancora più resistente ma più indicata in caso di basse temperature.

• Numero totale di pneumatici portati da Pirelli: 2925

• Numero di soluzioni (asciutto, intermedia e bagnato) per la classe Superbike: 5 anteriori e 6 posteriori

• Numero di pneumatici a disposizione di ogni pilota Superbike: 35 anteriori e 33 posteriori

• Numero di soluzioni per la classe Supersport (asciutto, intermedia e bagnato): 4 anteriori e 4 posteriori

• Numero di pneumatici a disposizione di ogni pilota Supersport: 23 anteriori e 22 posteriori

• Best Lap Awards Superbike vinti da: Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) in 2'03.654 (Gara 1, 2° giro) e da Chaz Davies (Aruba.it Racing-Ducati SBK Team) in 2'04.707 (Gara 2, 3° giro)

• Best Lap Awards Supersport vinto da: Kenan Sofuoglu (Kawasaki Puccetti Racing),in 2'09.338 (5° giro)

• Temperatura in Gara 1: aria 31° C, asfalto 43° C

• Temperatura in Gara 2: aria 31° C, asfalto 39° C

• Velocità massima raggiunta dagli pneumatici Pirelli DIABLO™ Superbike in gara: 310,3 km/h, realizzata in Gara 2 da Jordi Torres (Aprilia Racing Team - Red Devils) al 2° giro

• Velocità massima raggiunta dagli pneumatici Pirelli DIABLO™ Supecorsa SC nella gara Supersport: 267,3 km/h, realizzata da Kenan Sofuoglu (Kawasaki Puccetti Racing) al 2° giro e da Fabio Menghi (VFT Racing) al 5° giro.

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