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SBK, Vizziello: 107%? In Malesia sarò nella top ten

Dopo lo smacco di Imola, il pilota lucano in Malesia vuole togliere ogni dubbio sul suo valore

Vizziello: 107%? In Malesia sarò nella top ten

Nello scorso round Superbike vissuto ad Imola, a dar notizia, oltre alla strepitosa doppietta ottenuta da Davies sulla Ducati, è stato il cosiddetto “caso Vizziello”, come molti scherzosamente lo hanno definito dopo che il pilota lucano fu estromesso dalla gara del sabato per non essere rientrato nelle prove del mattino entro il limite massimo del 107% di ritardo consentito rispetto al miglior tempo in griglia.

Il 36enne pilota di Policoro, infatti, fu chiamato improvvisamente in sostituzione dell’infortunato Roman Ramos che si è rotto una mano nelle prove del venerdì pomeriggio, ed il bravo ed intelligente team manager Denis Sacchetti ha pensato proprio a Gianluca che ha accolto l’invito di gran lena, partendo subito e viaggiando di notte.

Siccome abbiamo sentito molte illazioni ed ipotesi, abbiamo preferito dar voce al diretto interessato che ha fugato ogni dubbio: "Sacchetti mi ha chiamato nel tardo pomeriggio…ero a spasso in moto e sono rientrato in casa, ho preparato la mia valigia, mi sono messo in auto e nottetempo ho raggiunto Imola”.

Bella situazione, ma quando Sacchetti ti ha chiamato, che hai pensato?

“Ho pensato: che scherzo del cazzo! Invece Denis parlava seriamente e quando mi ha spiegato dell’infortunio di Ramos, mi sono reso conto che fosse una proposta seria. Del resto, il team Go-Eleven è una squadra seria, ed ho così accettato”.

E fin qui, tutto regolare…ma cosa è successo poi il sabato mattina? Perché sei stato estromesso dalla gara 1?

Premetto che ho avuto davvero poco tempo per capire la moto, ma questo non è un alibi, ma la realtà. Se ci avete fatto caso, io inanellavo uno o due giri consecutivi, al massimo, proprio per consentire ai meccanici gli interventi ideali al mio stile di guida. Ho fatto questo perché il regolamento dice che il pilota sostituto che non ha partecipato al venerdì può effettuare prove e gara del sabato, ed io mi sono regolato di conseguenza, senza cercare il giro veloce”.

Ma sei rimasto fuori per una inezia, peraltro. Ci sei rimasto male?

Eh, abbastanza male. Ho guidato tutta la notte per poter correre, ed assistere alla gara dal box non mi è piaciuto affatto. Più che un danno, per me è stata una beffa”.

Comunque la domenica mattina, nel warm up hai dimostrato che la moto la sai ancora guidare.

Certo, infatti ho sfruttato le condizioni difficili dell’asfalto, un po' bagnato ed un po' asciutto, in pochi giri davvero veloci ho finito il turno col secondo tempo; una bella soddisfazione”.

E quando hai visto che eri così in alto, che hai pensato?

Ho pensato…Lavilla? Adesso mi fai correre la gara? (Ride). No, scherzo, ovviamente. Ero contento per la mia prestazione, perché meritavo di correre la gara del sabato, anche perché qui mi conoscono e sanno cosa io possa fare”.

La domenica, però, in gara sei partito bene ma dopo sei scivolato alla variante bassa; cosa è successo, hai accusato qualche problema?

No, nessun problema, sinceramente. Avevo poca esperienza con la Kawasaki e avendo compiuto pochi giri nelle prove in condizioni di asciutto, il setting non era ancora a posto. In gara, per stare nel gruppo dei più veloci serve velocità ma anche un buon assetto della motocicletta, che io non avevo, non per demeriti del team, ma per mancanza di tempo utile a nostra disposizione”.

La Malesia, per te non è una novità, ci hai già corso la passata stagione. Ti sei preparato per questo prossimo weekend?

“Certo, infatti oggi sono andato a correre, qui da me c’erano 25 gradi, faceva caldo e mi sono allenato per le due gare. Sono pronto”.

Sì, ma è probabile che in Malesia troverai 40 gradi e non 25... ”Appunto, mi sono vestito invernale per avere ancora più caldo, per simulare le condizioni che troverò laggiù! (Ride)”

Come hai trovato la Kawasaki del team Go-Eleven? Andava forte o ti ha deluso?

Al di là delle solite frasi retoriche ‘La moto è veloce, il team è fantastico e bla bla bla’ devo dire che la mia ZX10 andava veramente forte ed i ragazzi del team Go-Eleven la preparano al meglio, tra di loro c’è serietà e passione, questo si respira nel garage e a noi piloti questo piace molto”.

In SBK quest’anno stiamo assistendo a piloti più blasonati che fanno fatica: Hayden ad Imola ha sofferto, Abraham è spesso attardato, Brookes arranca per entrare nei primi 10. Il livello non pare poi così basso, che ne dici?

“Il livello è alto, soprattutto nei primi 15 piloti. Forse, da lì in poi si cala drasticamente, ma in SBK il livello è buono, ed anche qui conta la moto, il pilota deve adeguarsi o trovare una condizione dove emergere. Come ho fatto io ad Imola sul bagnato; con l’asciutto i 10 cavalli in meno dagli ufficiali ed una elettronica meno spinta limitano le capacità di competere coi migliori”.

Detto questo, parti per la Malesia per...?

Altro che 107%, io vado lì per vincere!”

Seriamente?

Scherzo, dai. Mi piacerebbe…ma, realisticamente, ambirò ad entrare nella top ten, ce la posso fare! In condizioni di asciutto questo è il nostro potenziale… a meno che non arrivi un improvviso temporale tropicale…”

 

 

 


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